Era già stata
anticipata qui, e ora è arrivata la presentazione ufficiale definitiva della nuova
Renault RS 01. Svelata ufficialmente al MotorShow di Mosca, si tratta della protagonista del
monomarca Renault a ruote coperte che dal 2015 affiancherà le consuete categorie della Regie nei weekend della
World Series Renault, andando a sostituire le gloriose ma ormai datate Mégane Trophy.
Il concetto è però rimasto quasi il medesimo, che ha dato molte soddisfazioni a piloti e squadre: una vettura praticamente
prototipo a ruote coperte che si rifà alle forme da vettura stradale o meglio ancora a concept car come la
DeZir, però con una scocca in carbonio, un peso inferiore ai 1100 kg e un motore derivato da quello della Nissan GT-R. Quest'ultimo,
un V6 3.8 biturbo messo a punto da Nismo, è in grado di offrire
oltre 500 cv e 600 Nm di coppia (questo nelle dichiarazioni, ma la GT-R Nismo ha già 600 cv di serie...) garantendo prestazioni quasi da DTM e oltre 300 km/h di velocità massima.
Il motore è montato in
posizione posteriore centrale con funzione semiportante, oltre ad essere dotato di carter secco e di una centralina che gestisce il sistema antislittamento, ma non è questa l'unica caratteristica di spicco della
Renault RS 01: la trazione posteriore è "alimentata" da una trasmissione sequenziale semiautomatica Sadev a
sette rapporti (fissi per tutti i circuiti) comandata da palette al volante e con differenziale autobloccante regolabile nel precarico, nonché frizione ZF con
dispositivo antispegnimento. Al carbonio non solo la
scocca realizzata da Dallara con specifiche da LMP1, ma anche i freni PFC da 380 mm con pinze a sei pistoncini, associati all'ABS Bosch di tipo racing. Le sospensioni sono a doppi triangoli sovrapposti con ammortizzatori Ohlins regolabili e le
ruote da 18 pollici con cerchi Braid e pneumatici Michelin.
Ma soprattutto troviamo una
definizione aerodinamica degna di una monoposto. Con i suoi 2.000 mm di larghezza per 4710 di lunghezza e 1116 di altezza, la
RS 01 non si fa valere solo dal punti di vista della particolare estetica con i fari a led e le grosse prese d'aria, ma anche per come quest'ultima viene incanalata dal centro verso radiatori e uscite sul cofano in un modo che, grazie anche allo
splitter anteriore, generi molto carico. Altri elementi aerodinamicamente importanti sono gli estrattori dietro alle ruote anteriori e le successive prese di alimentazione degli intercooler.
Il diffusore posteriore e l'alettone regolabile, infine, concorrono a generare una deportanza totale che, a 300 km/h, arriverebbe
fino a 1.700 kg, pari cioè a quella ottenuta dalle monoposto della Formula Renault 3.5!
Maurizio Voltini
