Qualifica ad alta tensione a Phoenix. Sul tracciato dell’Arizona, che ospita il
secondo appuntamento dell’IndyCar 2016,
Helio Castroneves ha portato a casa la pole in un vero dominio delle vetture motorizzate Chevrolet. Il brasiliano ha preceduto il connazionale Tony Kanaan, velocissimo già dalle libere, oltre a Juan Pablo Montoya e Charlie Kimball che, quarto, ha completato l’alternanza Penske-Ganassi nelle prime due file. Bene anche i piloti del team Carpenter, che hanno messo alle strette Scott Dixon al quinto e settimo posto.
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Oltre alla top-10 che ha visto protagoniste assolute le vetture “vestite” e motorizzate dal cravattino,
sono da segnalare tre brutti incidenti che hanno coinvolto
tre dei piloti Honda e che hanno reso tutti i compagni di marca piuttosto prudenti, in attesa della gara, pur senza conseguenze fisiche di rilievo da riportare.
Takuma Sato e James Hinchcliffe hanno sbattuto forte nelle prime libere (saltando la qualifica) e
Carlos Munoz li ha seguiti nel turno ufficiale: una dinamica praticamente identica, con dei testacoda piuttosto improvvisi, e che ha lasciato trasparire delle difficoltà in termini di stabilità per gli aerokit nipponici. Con questi presupposti, non sorprende che
il miglior rappresentante Honda, Marco Andretti, abbia terminato solo undicesimo, con un distacco piuttosto ampio su un ovale (sette decimi sui due giri). Considerate le difficoltà, ottimo lavoro da parte di
Luca Filippi, quattordicesimo.
Marco Cortesi