Evento dalla portata epocale in Alabama con la prima vittoria nella serie del pilota del team 23XI
Bubba Wallace ha vinto a Talladega la sua prima gara in Nascar Cup Series. In una corsa posticipata per maltempo al lunedì sera, e poi sospesa per ulteriori precipitazioni, Wallace si è trovato al comando quando, al giro 117, è stato impossibile continuare. Non è stata però tutta fortuna, la sua. I concorrenti erano consapevoli che l'acqua sarebbe tornata, e avrebbe probabilmente messo fine alle ostilità. Wallace si è portato tra i primi durante le fasi iniziali, e insieme alla squadra ha impostato una strategia che l'ha tenuto fuori dai box più a lungo possibile in quello che si aspettava essere il momento decisivo. Cosa che poi è accaduta.
Il successo è storico per molti motivi. Ovviamente, Wallace è il primo pilota di colore a conquistare il risultato pieno in Cup Series dopo Wendell Scott nel 1963. A quel tempo, la categoria si rifiutò di riconoscere la sua affermazione, temendo le ripercussioni di una società profondamente razzista, e solo quest'anno il trofeo è stato consegnato alla famiglia, 58 anni dopo. Tutto diverso stavolta, anche se per Wallace non sono mancati i fischi, per non parlare degli insulti sui social, come non mancano in molte gare. E tanti hanno sottolineato le circostanze "fortunose" della vittoria, nonostante non sia sicuramente la prima volta che accade, basti pensare all'improbabile, ma emozionante trionfo di Justin Haley a Daytona nel 2019. Ma è la normalità: da quando si è proposto come portavoce di una causa, Wallace è finito nel mirino come mai prima in carriera. L'unica differenza, aver smesso di tacere.
La sua vittoria ha grande valore anche in quanto prima per il team 23XI, scuderia formata da Denny Hamlin e Michael Jordan con il supporto di Joe Gibbs, e rende ancora più solido l'investimento di tempo e immagine del leggendario cestista. A conferma della competitività del campionato, Wallace è il sedicesimo pilota diverso a prendere il primo posto in gara quest'anno.
Per descrivere il resto della tappa autunnale sul superovale dell'Alabama, che come sempre si è rivelata una lotteria con una bagarre accesissima e contatti continui, è più facile partire da chi è andato incontro a incidenti e problemi. Kyle Larson è stato la prima vittima, quando il compagno William Byron gli ha spedito contro Justin Allgaier per una spinta troppo forte. Byron è stato la vittima sacrificale dell'incidente successivo, quando Ryan Preece è stato fatto girare da Chris Buescher coinvolgendolo insieme a Matt DiBenedetto. Per completare la notte di passione del team Hendrick, Chase Elliott ha spinto poi con troppa forza la vettura di Ricky Stenhouse nel paraurti di Alex Bowman, mandandolo a muro. Alla fine, secondo e terzo hanno concluso rispettivamente i piloti Penske Brad Keselowski e Joey Logano, mentre Kurt Busch ha preceduto Christopher Bell e Buescher, comunque autore di un'ottima prova.
Con una sola gara al "taglio" dei playoff, Bowman e Byron, insieme a Christopher Bell, sono in seria difficoltà e per loro sarà imperativo provare a vincere sullo stradale di Charlotte. Per tutti gli altri, la sfida è aperta. Nonostante la serataccia, Larson è sempre terzo in graduatoria, ma ha solo 21 punti di vantaggio su quello che al momento è il primo degli esclusi, Kevin Harvick.
1 - Bubba Wallace (Toyota) - 23XI - 117 giri
2 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 117
3 - Joey Logano (Ford) - Penske - 117
4 - Kurt Busch (Chevrolet) - Ganassi - 117
5 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 117
6 - Chris Buescher (Ford) - Roush - 117
7 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 117
8 - Kevin Harvick (Ford) - Stewart-Haas - 117
9 - Erik Jones (Chevrolet) - Petty - 117
10 - Anthony Alfredo (Ford) - FrontRow - 117
1. Hamlin 3116; 2. Larson 3097; 3. Logano 3096; 4. Keselowski, Truex 3095.
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