Nascar: Byron vince nella mini-Daytona di Atlanta

Vittoria convincente per William Byron ad Atlanta. Quella che già era una delle piste più veloci del calendario Nascar è stata riconfigurata per essere ancora più performante, tanto che la categoria ha obbligato i piloti a correre col "pacchetto Daytona" che limita le performance ravvicinando le prestazioni. Il risultato è stato una gara più o meno come quelle che si vedono sullo speedway della Florida, con tanti sorpassi (20 leader diversi e 46 cambi al vertice) e soprattutto incidenti. Byron ha condotto le fasi decisive della corsa, e anche grazie al fatto di stare nelle prime posizioni (o davanti) ha potuto evitare molti rischi. 

 

Tra i primi a colpire il muro è invece stato Ross Chastain. Il pilota del team Trackhouse è finito sotto di due giri ma, a ulteriore dimostrazione del momento di forma della scuderia, è riuscito a recuperarli e a tornare in lotta. Chastain ha concluso addirittura secondo: beffato sul traguardo da Christopher Bell, ha visto il pilota di Gibbs venire penalizzato per violazione dei limiti della pista durante l'attacco. Bell è poi stato relegato oltre la 20esima posizione, ultimo tra i piloti a pieni giri

 

Anche il terzo classificato è stato coinvolto in una toccata, con la nuova macchina della serie che si è rivelata resistente cancellando le preoccupazioni delle tappe precedenti. Alla fine del primo stage, Kurt Busch era stato coinvolto con Austin Dillon, restando però competitivo. Sua la migliore prova in casa Toyota. Sempre per il team Trackhouse, quarta piazza per Daniel Suarez, mentre Corey LaJoie ha avuto la meglio in un pacchetto che è arrivato a contatto proprio sul traguardo. 

 

Numerosi piloti di grande potenziale sono stati messi KO da incidenti, spesso causati da forature alla posteriore destra. Tyler Reddick nel secondo stage ha subito questa sorte, finendo contro Joey Logano, con anche Kyle Larson e Bell coinvolti. Il campione in carica, con una vettura rattoppata, è tornato davanti ma è stato spinto nelle barriere da Denny Hamlin, che ha mal calcolato la bussata tradito dal drag della macchina numero 5. La stessa tipologia di contatto era accaduta all'inizio del secondo stage ad Austin Dillon e Kyle Busch. 

 

 

1 - William Byron (Chevy) – Hendrick - 325 giri

2 - Ross Chastain (Chevy) – Trackhouse - 325

3 - Kurt Busch (Toyota) – 23XI - 325

4 - Daniel Suarez (Chevy) – Trackhouse - 325

5 - Corey LaJoie (Chevy) – Spire - 325

6 - Chase Elliott (Chevy) – Hendrick - 325

7 - Chris Buescher (Ford) – RFK - 325

8 - Martin Truex Jr. (Toyota) – Gibbs - 325

9 - Joey Logano (Ford) – Penske - 325

10 - Alex Bowman (Chevy) – Hendrick - 325

 

1. Elliott 171; 2. Logano 164; 3. Briscoe 156; 4. Byron 150; 5. Busch, Blaney 148.