La
6 Ore di Spa-Francorchamps, seconda prova del
Mondiale Endurance, poteva vedere un risultato non dissimile da quello di Silverstone, con una nuova doppietta
Toyota. Ma alle spalle dei vincitori
Davidson-Lapierre-Buemi stavolta si sono piazzati
DiGrassi-Duval-Kristensen con l'
Audi numero 1, riusciti a resistere agli attacchi prima e al ritorno poi della seconda Toyota, quella affidata a
Wurz-Sarrazin-Nakajima.
La
Porsche che partiva dalla pole, quella di
Dumas-Jani-Lieb, si è dovuta accontentare della quarta piazza finale, penalizzata da soste ai box più lente e non sempre prive di problemi. Mentre al contrario l'Audi ha sfruttato la possibilità di effettuare
due stint con lo stesso set di gomme per
guadagnare tempo nei pit-stop. Problemi alle sospensioni hanno vanificato del tutto la gara della Porsche di
Bernhard-Webber-Hartley, mentre questioni di elettronica hanno fatto perdere tempo all'Audi di
Fassler-Lotterer-Treluyer, giunti alla fine quinti e dovendo lottare con la terza Audi. Quella cioè di
Albuquerque e Bonanomi, ben comportata e giuta sesta nonostante si trattasse di una sperimantazione con
configurazione aerodinamica studiata per Le Mans, cioè a basso carico aerodinamico (profili alari singoli) e coda lunga, soprattutto.
In
classe GT la lotta è stata meno scontata di quanto possa far pensare la
vittoria della Ferrari in entrambe le categorie
Pro e Am. Nella prima
Bruni e Vilander hanno comunque recuperato un avvio un po' lento che aveva lasciato spazio alle Aston Martin, per andare a vincere con margine. Mentre sul finale la Ferrari di
Rigon e Calado, dopo un'ottima rimonta fino al secondo posto, non è riuscita a resistere al ritorno della
Porsche di Pilet-Bergmeister.
In
GT Am altro successo marchiato
Ferrari e AF Corse, ma la vittoria di
Cioci-Venturi-PerezCompanc non è stata mai davvero scontata, con le
Aston Martin a lottare poco distanti per la seconda piazza. Conquistata sul finale della gara da
Poulsen-Stanaway-HeinemeirHansson davanti a
Nygaard-Lamy-DallaLana per una ventina di secondi.
Ricordiamo comunque che, pur con l'indubbio fascino della gara sulle Ardenne, questa
6 Ore di Spa ha avuto anche valenza come preparazione alla prossima. Vale a dire la gara che vale una stagione per i cultori dell'endurance: la mitica
24 Ore di Le Mans che si correrà i prossimi 14-15 giugno. La funzione di test di Spa è stata non solo per l'Audi numero 3 di Bonanomi-Albuquerque, ma anche per le
nuove R-One del team Rebellion, che hanno debuttato mostrando ancora molti problemi di gioventù, ma per questo dimostrando anche l'utilità di aver partecipato a tutti i costi con l'inedito modello.
Maurizio Voltini

