La
Mercedes SLS AMG GT3 n.2 del Black Falcon ha dominato la decima edizione della
24 Ore del Dubai, gara inaugurale della International Endurance Series. Al via il poleman
Martin Ragginger aveva tenuto il comando con la Porsche 997 GT3-R dell’AutoTech (condivisa con Klohs, Richter e Muller) ma poi la macchina non ha passato la notte, costretta al ritiro per vari danni successivi. Così alla lunga nessuno ha resistito alla cavalcata vincente della SLS guidata da
Abdulaziz Al Faisal, Hubert Haupt, Yelmer Buurman e Oliver Webb.
Poco hanno potuto i vincitori dell’anno scorso, il team
Stadler Motorsport, la cui Porsche 997 è stata vittima di vari inconvenienti, come pure l’altra
SLS del Black Falcon che “ospitava”
Bleekemolen e Schneider, oltre a Simonsen (Andreas), ma che ha sbattuto alla quarta ora mentre guidava Al Qubaisi. Del resto già nella prima ora si sono avute sorprese, come quando
Kenneth Heyer è andato a sbattere finito in testacoda con la SLS n.9 nel doppiare una Seat, ma anche in positivo come il grande numero di
Nicky Pastorelli quando ha sfruttato un gruppetto di doppiati “incrociandoli” alla perfezione con la sua Corvette ZR1 per superare la SLS di Thomas Jaeger.
In questa gara sono dunque stati numerosi i “
code 60” (per 13 volte è uscita la caratteristica bandiera violacea) dovuti ad incidenti vari, vale a dire il regime in cui tutti dovevano andare a 60 km/h massimi senza presenza di safety car. Ma la gara ha visto anche una bella
lotta per il secondo posto finale fra la
SLS n.30 di Arya-Jaeger-Onslow-Christodoulou, l’altra SLS n.33 di Pierburg-Arnold-Assenheimer-Muller (prima di finire incidentata poco dopo l’alba) e la
Ferrari 458 n.88 del Dragon Racing con Mohammed Jawa, Jordan Grogor, Matt Griffin e Rob Barff. Questi ultimi sono giunti terzi assoluti ma anche primi nella
classe Am, in cui hanno preceduto la
Nissan GT-R di Strauss-Sanchez-Khanen-Hammann-Paletou: questi sono tutti piloti della Nissan GT Academy, provenienti cioè dalla… Playstation!
Al sesto posto assoluto troviamo un'altra
Ferrari, la n.4 della Scuderia Praha che
Malucelli divideva con Pisarik-Jirik-Kox. Bella prova anche per
Matteo Cairoli, in gara fra gli Am con la Porsche n.11 di Fach Auto Tech (condivisa con Wagner-Bruder-Keller-Arnold) e in grado ad un certo punto di salire secondo assoluto, prima del ritiro mentre guidava Arnold. Ora il prossimo appuntamento della serie sarà proprio in Italia, con la
12 Ore del Mugello programmata per il 13-14 marzo.
Maurizio Voltini
