24H di Daytona: notte decisiva per molti

24H di Daytona: notte decisiva per molti
Gara sempre aperta, ma perde alcuni protagonisti per incidenti, come la Ferrari n.51 e le Porsche n.911 e 912. Problemi rallentano la Ferrari n.62

24.01.2015 ( Aggiornata il 24.01.2015 19:53 )

Così a metà gara (12 ore)

Come sempre accade in questo genere di gare, la notte non è passata senza lasciare il segno, alla 24 Ore di Daytona. E se fra i Prototipi ritroviamo sempre gli stessi protagonisti al vertice, quando tagliano il traguardo di metà gara dopo 12 ore, fra le GT la situazione si è evoluta in modo più drammatico. Dunque con i Prototipi troviamo a condurre la Corvette DP n.10 guidata al momento da Jordan Taylor (in equipaggio col fratello Ricky e Max Angelelli), ma seguita dappresso dalle Ford, la n.02 di Larson (Dixon-Kanaan-McMurray) e la n.01 di Pruett (Hand-Kimball-Karam), con la Ligier-Honda P2 di Allmendinger (Pew-Negri-McMurry) poco più in là e sempre a pieni giri. Insomma, la competizione è sempre stata aperta e serrata. Per Ricky Taylor c’è stata una situazione rischiosa alla chicane con Bourdais, ma senza conseguenze, mentre Kanaan è stato capace di recuperare il tempo perso ai box per la sostituzione dello splitter anteriore danneggiato in pista. Invece un problema elettrico alla pompa carburante ha fatto perdere almeno 3 giri alla Corvette DP n.5 della Action Express, ora quinta e guidata da Fittipaldi (Barbosa-Bourdais) mentre l’altra vettura del team è scivolata al 15° posto, ora nelle mani di Max Papis. Ancor maggiori gli accadimenti in GTLM. Per iniziare, appena dopo la settima ora la Ferrari n.51 in difficoltà (Perrodo stava ripartendo dopo un testacoda) viene centrata dall’Aston 007 (Davis). Nessuna conseguenza per i piloti, ma per le macchine sì, e per il campione Bruni (Perrodo-Collard-Vilander) e la vettura di punta della AF Corse la gara finisce anche stavolta in anticipo. Nella lotta fra le due Corvette, la n.4 di Gavin (Milner-Pagenaud) e la n.3 di Briscoe (Magnussen-Garcia) si era inserita splendidamente la Ferrari n.62 di Risi, grazie ai recuperi operati da Rigon e Beretta e poi consolidati da Kaffer - molto bello il duello fra Rigon e Magnussen che si sono scambiati più volte il comando in pochi giri - ma poi è stata rallentata da un problema elettrico al motore. Anche peggio è andata ad altri protagonisti di vertice, vale a dire le Porsche n.911 (Tandy-Pilet-Lieb-Christensen) e n.912 (Bergmeister-Bamber-Makowiecki-Christensen): mentre guidava Bamber, la 912 ha avuto un'incomprensione con la Aston Martin 007 di Nygaard,  travolgendo la 911 di Lieb. Che si è dovuto ritirare mentre Bamber è riuscito a tornare ai box. Così ora a difendere i colori Porsche è rimasto Long (Henzler-Sellers) sulla n.17 che comunque è stata spesso davanti e ora è terza sempre a contatto con le Corvette. Gara aperta anche in GTD, dove conduce la Ferrari n.63 di Segal (Bell-Lazzaro-Sweedler) ma seguita da vicino dalle Viper e dalle Porsche, con l’Audi di Haase (Rast-Miller-VonMoltke) sempre fra i primi. Con 7 macchine ancora a pieni giri, anche in questa categoria non si può dare nulla per scontato. 12 ore B8Jim0KCQAApPEq.jpg-large

Così dopo 4 ore

È ormai decisamente buio quando termina il giro dei pit-stop attorno alla quarta ora di gara a Daytona. Ma vediamo cosa è successo nel frattempo. Non è passata da molto la prima ora, quando la Deltawing cede meccanicamente lasciando così la gara ma anche dell’olio in pista. Contemporaneamente Falkner “perde” in frenata alla prima curva la sua Porsche n.81, tagliando sull’erba all’interno e portando in pista di tutto (sporco ma anche birilli e pezzi di tabellone). Così al direttore di gara non resta scelta che esporre le bandiere gialle. Intanto Bleekemolen è riuscito a prendere il comando in GTD con la Viper n.33. Gran lotta fra le Corvette in GTLM: al 50° giro Magnussen affianca Gavin sul banking e lo supera, ma Gavin affronta la prima curva all’interno e con una staccata quasi suicida torna davanti, favorendo peraltro Henzler che passa 2° con la Porsche n.17; ma Magnussen lo risupera poco dopo. La lotta in questa classe è aperta fino alla settima posizione: Kaffer (Ferrari n.62) risale 6° passando Edwards (BMW n.24) e c’è anche bagarre fra Auberlein (BMW Z4 n.25) e Tandy (Porsche n.911). Mentre Perrodo (Ferrari 51) ha dovuto scontare 1 minuto di penalità per non aver rispettato il semaforo rosso a fine pit-lane. Quando la situazione dei successivi pit-stop si stabilizza passa però al comando Pilet con la Porsche n.911 seguito dappresso da Fisichella con la Ferrari n.62 e Luhr con la BMW n.25, poi rilevato da Milner con la Corvette n.4. Fisichella risulta comunque più veloce e intorno all’80° giro prende il comando della classe. Purtroppo dura poco: in una situazione concitata scivola terzo, anche se riprende quasi immediatamente la seconda piazza a Luhr. Poi con i pit-stop torna davanti, ma la bagarre è concitata e ripassa terzo. A questo punto sono in quattro ravvicinati (Pilet, Milner, Fisichella e Garcia) quando alla prima staccata Milner porta la Corvette n.4 al comando, mentre al giro successivo Fisichella scivola in frenata finendo in testacoda: ripartirà settimo. Contemporaneamente c’è un bel duello in GTD, dove le Ferrari sono finite davanti alla Viper di Bleekemolen: e Aguas porta la n.49 al comando superando Lazzaro con la n.63. Mentre Bleekemolen deve guardarsi dall’Audi n.48 di Rast, alle sue spalle. Poi Lazzaro riesce a recuperare e torna di nuovo in testa. Al termine dei pit -stop della quarta ora, Max Angelelli prende il volante della Corvette DP n.10: eredita il 2° posto, viene superato da Fittipaldi ma dopo poco restituisce il sorpasso e recupera la seconda piazza dietro a Karam sulla Ford n.01. Mentre in GTLM Pagenaud sale sulla Corvette n.4 al comando, seguito da Rahal. Sulla Ferrari n.51 passa Bruni in ottava posizione, mentre per gli altri italiani Rigon va sulla Ferrari 62 in sesta posizione. DP 4 bis GT 4 bis

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Così dopo 1 ora

Il via della 24 Ore di Daytona, che per la prima volta avviene separando lo start delle GT da quello dei Prototipi, fra questi ultimi vede la Ford n.02 di Dixon percorrere alcune curve affiancata alla Ligier n.60 di Negri prima di passare davanti. Segue terza l’altra Ford n.01 di Pruett, mentre Max Papis si porta 7° davanti a Taylor e Barrichello, ma poi nella bagarre scivolerà indietro. In GTLM prende invece la testa la Corvette n.4 di Gavin, ma dopo un paio di giri Gimmi Bruni riesce a superarlo con la Ferrari n.51. Mentre Magnussen si mette 3° con l’altra Corvette n.1 e in GTD prende la testa la Ferrari n.64 guidata da Daniel Serra. Poi Kaffer (che divide la Ferrari n.62 con Fisichella e Rigon) danneggia leggermente la macchina toccando la Riley-BMW di Lewis che era finito in testacoda. Invece al 22° giro ci sono dei problemi di doppiaggio per Gimmi Bruni, che si vede affiancare e superare sia da Gavin che da Tandy con la Porsche n.911. Poi però la Ferrari n.51 perderà un po’ terreno e dopo 1 ora, quando Perrodo ha preso la guida (cambio anticipato per non “bruciare” Bruni guidando col sole e il caldo) si trova nona. È intorno al 25° giro che iniziano i primi pit-stop per i protagonisti dei Prototipi, operazione che invece la Deltawing guidata da Meyrick aveva dovuto anticipare per sostituire una ruota, perdendo così una bella quarta posizione. Alla fine se ne avvantaggiano le Ford, con la n.01 di Pruett che sale 2° seguito da Barbosa con la Corvette DP n.5. DP 1 ora GT 1 ora

Anteprima pre-gara

Parte poco dopo le 20 italiane (per la precisione alle ore 20,10) la 24 Ore di Daytona, prima prova del campionato gestito dall'Imsa. Qui abbiamo presentato questa gara che seguiremo dando aggiornamenti sulla situazione e anche su twitter (@autosprintLIVE), ricordando che sono 8 gli italiani in gara, per di più con ottime possibilità di ben figurare come peraltro fece l'anno scorso Alessandro Pier Guidi (stavolta assente) vincendo la classe GTD (una sorta di GT3 con qualche modifica tecnica). Ricordiamo dunque appena più sotto chi sono i piloti da tifare se avete la possibilità di seguire la gara. Schermata 2015-01-24 alle 19.53.39 2015_TUDORChampionship_Rolex24_Practice_20 Maurizio Voltini

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