Coletta: "Riportare Ferrari nella top class del WEC? Emozione infinita"

Antonello Coletta racconta il ritorno del Cavallino nella categoria regina del Mondiale Endurance: "Siamo come all’Università: abbiamo studiato tutto quello che potevamo e ora è arrivato l’esame"

16.03.2023 ( Aggiornata il 16.03.2023 14:27 )

“L'unica cosa certa è che viviamo un'emozione unica”. Antonello Coletta non nasconde le sensazioni che si consumano in questi giorni frenetici a un passo da un appuntamento con la storia atteso da cinquant’anni. Il manager romano, laurea in Economia, classe 1967, momenti come questi li sognava da tempo. Riportare la Ferrari nelle grandi sfide dell’endurance, con una vettura da assoluto puntando al bersaglio più grande, è stato sempre un suo pensiero costante sin dal primo giorno in cui ha messo piede a Maranello. Era il 1997 e dopo 26 anni vede il suo sogno materializzarsi.

La 499P debutta a Sebring nel primo round di un Mondiale che vive anch’esso una nuova epoca che ha tutto per essere pure straordinaria. Alla vigilia del Grande Evento poco prima della partenza per gli Stati Uniti, il responsabile delle attività sportive GT del Cavallino, l’uomo incaricato dal presidente John Elkann di riportare Ferrari nella massima categoria delle corse di durata dopo mezzo secolo, racconta ad Autosprint che cosa rappresenta questo grandissimo ritorno di Maranello alle origini del suo DNA.

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Coletta: "Siamo gli ultimi arrivati, ma vogliamo lottare"

La Ferrari quando scende in pista lo fa sempre per vincere. E voi lo avete dimostrato in tutti questi anni di GT. Ora l’asticella si alza: cosa si aspetta da questa stagione?

«Dopo 50 anni torniamo nella top class dell’endurance. Per noi è una stagione fondamentale dalla quale ci aspettiamo tanto dal punto di vista dell’attenzione che c’è su questo impegno di Ferrari. È evidente che tutti, e noi per primi, si aspettano una Ferrari a combattere per la vittoria. Non dobbiamo, però, neanche dimenticare che siamo gli ultimi arrivati in questa categoria. Siamo scesi in pista da meno di un anno: non sarà un percorso semplice soprattutto all’inizio. Ma noi abbiamo fatto tutto il possibile per essere preparati e ce la metteremo tutta per raggiungere i massimi risultati possibili».

Dopo 50 anni si scrive un nuovo capitolo nella storia del Cavallino e delle grandi sfide endurance. Ci puo? raccontare com’è stata questa lunghissima vigilia vissuta dall’interno?

«Sicuramente la vigilia è stata, e lo è tuttora, vissuta come un momento molto concitato, pieno di attività. Stiamo davvero lottando contro il tempo. Abbiamo fatto tantissimi test e apportato delle modifiche alla 499P per cercare di raggiungere un’affidabilità che ci consenta di lottare per la vittoria. Adesso è il momento dell’emozione che scaturisce da questo impegno, che è infinita. Questa è una trepidante attesa: c’è voglia che tutto inizi. Quando hai davanti un appuntamento così importante non vedi l’ora che arrivi, anche se poi, dall’altro lato, vorresti avere piu? tempo a disposizione per mettere a posto ancora piu? dettagli. Adesso siamo come all’Università: abbiamo studiato tutto quello che potevamo e ora è arrivato l’esame».

La Ferrari Hypercar è un sogno che si avvera per tanti appassionati. La pressione è tanta e pure le aspettative sono elevate. Cosa può dire ai tifosi in vista del via del campionato?

«Ai tifosi chiediamo tutto il loro supporto, ma non abbiamo dubbi che ci sarà. Ogni giorno riceviamo dimostrazioni di affetto per questo nostro programma e siamo davvero piacevolmente sorpresi. Posso dire agli appassionati che tutto il nostro gruppo di lavoro in questi mesi ha fatto anche di più di quello che era pensabile poter fare. Veramente: non abbiamo nulla da recriminare e siamo convinti di aver fatto un buon lavoro per quello che potevamo fare in questo lasso di tempo che e? stato molto breve...».

L'intervista completa ad Antonello Coletta è su Autosprint in edicola questa settimana.


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