È decisamente un momento eccezionale quello che sta vivendo
Alexander Rossi in GP2. Il pilota californiano della Racing Engineering ha colto l’ennesima vittoria, la terza nelle ultime quattro gare, tagliando per primo il traguardo in gara 1 a
Sochi. Una corsa completamente condizionata dalla
bandiera rossa subito esposta per un incidente innescato da uno sciagurato
Artem Markelov e che ha coinvolto
Sergio Canamasas e Richie Stanaway, mentre
Jordan King ha sbattuto in curva 3. Inevitabile quindi lo stop per ripulire la pista e gara accorciata di ben 13 giri, da 28 a 15, per il sopravvenire del tramonto.
Al restart, il poleman
Lynn ha tenuto bene il comando spingendo forte con le soft e tutto è andato per il meglio anche al pit-stop per il cambio gomme. Ma l’inglese della Dams ha poi commesso un imperdonabile
errore, l’ennesimo, picchiando contro le barriere e lasciando via libera verso la vittoria a
Rossi. L’americano nel finale è stato bravo a contenere gli attacchi di un sempre più competitivo
Pierre Gasly. L’americano aveva gli pneumatici medi, il francese della Red Bull le soft.
Con questo successo, Rossi avvicina il leader
Stoffel Vandoorne, tranquillo terzo al traguardo dopo che era rimasto in pista il più possibile prima di fermarsi per la sostituzione delle gomme. Il belga della ART era quindi primo, ma dopo il pit-stop, in uscita dai box è stato
sfilato da Rossi e Gasly. Così gli è rimasta solo la possibilità di guadagnare i punti del giro più veloce. Sono ora
100 i punti che separano Rossi e Vandoorne. Da segnalare il buon quarto posto di
Sergey Sirotkin per il team italiano Rapax, sempre al vertice. Buona prova per
Raffaele Marciello che ha concluso 6° con la Dallara della Trident, dopo essere partito 7° e aver perso una posizione inizialmente.
Massimo Costa
