DTM,  Zandvoort Gara 1: trionfo Mercedes tra le dune

DTM,  Zandvoort Gara 1: trionfo Mercedes tra le dune

Paffett al terzo successo stagionale precede Di Resta e Auer, per Pascal Wehrlein è pasticcio ai box, gara da dimenticare per Mortara.

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Alessandro Gargantini

14.07.2018 19:04

Sul tracciato che si affaccia sulle sponde del Mar del Nord le vetture della Casa della Stella hanno dettato legge. Dopo aver siglato la pole position precedendo le vetture gemelle di Pascal Wehrlein, Paul di Resta e Lucas Auer, il trentasettenne driver britannico Gary Paffett ha dominato la prima manche del quinto atto stagionale della categoria mantenendo la leadership della corsa dall’inizio alla fine.

Per il pilota della AMG si tratta del terzo successo nel 2018. L’esperto pilota inglese è stato impensierito nella prima fase di gara da Pascal Wehrlein, che ripetutamente si è presentato insidioso negli specchietti del leader della corsa. Ma quando l’ex pilota della Sauber ha provato a effettuare un undercut, lo staff addetto al cambio gomme ha pasticciato, facendo perdere al driver tedesco cinque preziosi secondi che gli sono costati la piazza d’onore a vantaggio di Paul di Resta, che aveva effettuato il cambio gomme già nelle prime battute di gara.

Il successo odierno consente a Gary Paffett di rafforzare il primato al vertice della graduatoria, con il suo più diretto rivale Edoardo Mortara costretto a prendere il via da fondo gruppo a causa di un problema allo switch dei freni in qualifica e costantemente relegato all’esterno della top-ten.

Il campione in carica della categoria Renè Rast stava compiendo una grande rimonta, ma la convincente prova del pilota di Dieter GAss è stata vanificata dal compagno di Marca Nico Mueller, che è finito fuori pista nelle fasi centrali della corsa a seguito di una foratura costringendo gli stewards ad impiegare la safety-car.

Rast, l’unico pilota che non aveva ancora effettuato il pit-stop, è stato irrimediabilmente danneggiato. Al restart, Lucas Auer ha soffiato a Pascal Wehrlein la terza posizione. Ha comunque difeso il bilancio Audi l’idolo locale Robin Frijns, che ha chiuso in quinta posizione. Dopo le difficoltà di assetto emerse in qualifica, è stata una gara tutta in difesa per la BMW, con Timo Glock e Martin Wittmann in sesta e settima posizione.


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