La conferma dell’addio di Massa alla Formula 1 lascia un po’ con l’amaro in bocca. Se solo quel pomeriggio a Interlagos 2008 avesse avuto un pizzico di fortuna in più...
Otto anni in Ferrari, 11 Gran Premi vinti, un mondiale sfiorato.
Kimi Raikkonen in rosso di gare iridate ne ha vinte solo 7 ma ha dalla sua quel titolo 2007 che ghermì guarda caso con l’aiuto determinante proprio di Felipe.
Il quale poi s’è un po’ perso, soprattutto negli anni del gregariato forzato a Alonso, quando in Ferrari Massa medesimo veniva soprattutto usato, più ancora che schierato. Peccato.
Tutto questo per dire che se ne sta uscendo - e magari la cosa ci sta tutta, perché a 36 anni e mezzo il ragazzo nativo di San Paolo può dare il meglio di sé altrove, magari in F.E - dicevo, se ne sta uscendo di scena un pilota che ha saputo rappresentare qualcosa di positivo e di valido nella sua carriera, con 267 Gp a oggi disputati e 41 presenze sul podio.
Sì, dai, sono volati questi anni, Felipe.
Hai ottenuto tanto, sei stato a tratti bravissimo e a tratti non perfetto, a volte hai mostrato personalità, altre un po’ meno, ma di certo quel pomeriggio a Interlagos avresti meritato di più.
E adesso ti appresti a andare a occupare quel posto unico nella storia della F.1, a dividere le schiere di chi non ha mai vinto un titolo da chi ne ha vinto uno o più.
Perché resterai per sempre colui che fu campione del mondo per una manciata di secondi.
La gloria più caduca e rimpianta in tutta la storia delle corse.
Volatile e illusoria, ma proprio per questo destinata a essere ricordata molto più di tante altre.
Boa sorte, Felipe.
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