&quot;Sono stati 18 anni straordinari, ho cominciato con la Red Bull che era un team molto giovane e sono stato coinvolto nella crescita.&nbsp;Non avevo idea che saremmo arrivati a questo punto, ma &egrave; stato un percorso fantastico&nbsp;insieme a loro. &Egrave; stato straordinario lavorare con ragazzi e ragazze fantastiche in fabbrica e con il team in pista.&nbsp;Ora cercher&ograve; di godermi la vita&nbsp;insieme alla famiglia, magari con qualche viaggio in pi&ugrave;, ma per il momento non ho programmi. Tutti mi vogliono? Onestamente &egrave; molto gentile da parte loro dire queste belle cose su di me e sono lusingato, ma al momento voglio solo prendermi una piccola pausa, poi vedr&ograve; cosa accadr&agrave;&ldquo;. Cos&igrave; per la prima volta, Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull, direttamente nel paddock del GP di Miami, ha commentato la sua partenza dal team di Milton Keynes. Sembra dunque al momento lontano il momento che lo vedrebbe in procinto di approdare in Ferrari.   La posizione di Vasseur e della Ferrari  Voci di mercato che nemmeno il team principal Frederic Vasseur si sente di assecondare: &quot;Porteremo Hamilton alla Ferrari, ma non voglio commentare l&rsquo;altra storia relativa a Newey, dobbiamo concentrarci su quello che stiamo facendo. C&rsquo;&egrave; una grande battaglia in pista e ci&ograve; che conta &egrave; quello che succeder&agrave; a Miami. Non voglio commentare o fare speculazioni a riguardo, Newey lascer&agrave; la Red Bull e noi ci concentriamo su noi stessi&rdquo;.  sky:sc:921918:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

<p>Direttamente da Miami il team principal della Ferrari e l&#39;ormai ex direttore tecnico della Red Bull commentano le voci di mercato della Formula 1</p> 

Newey in Ferrari? Le sue parole non lasciano dubbi. E Vasseur...

Per il consueto unboxing di Autosprint, stavolta spacchettiamo il numero che ha in cover Adrian Newey tecnico re della F.1, la Ferrari 499P regina di Le Mans e diva per le strade di Maranello e Ogier vincitore del Safari. Il tutto a cura del nostro Mario Donnini

Su Autosprint in edicola: il genio di Adrian Newey - Video

        La copertina di questo numero di Autosprint &egrave; dedicata al quel gran genio di Adrian Newey, l'uomo che con la sua matita trasforma i sogni in realt&agrave; e ha appena toccato quota 200 Gp vinti in Formula Uno, di cui la met&agrave; con la Red Bull. Dal Gp di Cina del 2009 con la RB5 e Sebastian Vettel, al Gp del Canada del 2023 con la RB19 affidata a Max Verstappen: c'&egrave; sempre la firma dell'ingegnerissimo&hellip; Mentre il Circus della F.1 piazza le tende proprio in casa dei dominatori del Mondiale, il Red Bull Ring, raccontiamo laparabola del visionario progettista inglese a lungo corteggiato, nel corso degli anni, dalla Ferrari. &Egrave; lui con le sue intuizioni a fare la differenza e a spostare gli equilibri. Le sue monoposto hanno spesso fatto scuola. Diversi i tentativi di portare Sua Maest&agrave; il Genio a Maranello. L'ultimo assalto risale al 2012. A raccontarlo &egrave; stato proprio Newey nella sua autobiografia: "Andai in Italia per incontrare Montezemolo, l&rsquo;allora presidente della Rossa nella sua casa di campagna in Toscana. Sono state trattative serie, l&rsquo;offerta era molto succulenta, mi voleva dare i gioielli della corona, affidarmi l&rsquo;intero marchio Ferrari: auto sportive e da corsa, avrei potuto vivere come una star del cinema e avere uno stipendio senza precedenti, molto pi&ugrave; del doppio della somma che ricevo in Red Bull, ma sono stato con loro sin dall&rsquo;inizio, lasciarli sarebbe stato quasi sleale". Newey e il no alla Ferrari In un'intervista concessa sul numero 20 di Autosprint di quest'anno a Pino Allievi, sottolineava Piero Ferrari: "Newey ha detto no a Montezemolo e a Jean Todt. A quanto pare, non vuole trasferirsi: gli piace restare in Inghilterra". Adrian Newey &egrave; il direttore di orchestra del team di Milton Keynes che ha firmato tutte le 100 vittorie in F.1 con un tasso di successo del 27% sulle quali ha preso parte, vale a dire poco meno di una gara ogni 3 disputata nel Mondiale &egrave; stata vinta da una Red Bull. In un mondo che perde facilmente la memoria Newey continua a essere al top e ci ricorda come ancora oggi fosforo, talento e visione sono merce indispensabile, e che quando la passione si mescola al divertimentoniente pu&ograve; essere precluso. Ha spiegato di recente: "Sono abbastanza fortunato da fare quello che ho sempre voluto fare e godermi il lavoro. Amo fare quello che faccio. Ovviamente la mia carriera non potr&agrave; andare avanti all'infinito, per&ograve; finch&eacute; il team mi vorr&agrave; e fintanto che continuer&ograve; a divertirmi, proseguir&ograve;". Quelli della Red Bull si stanno divertendo da matti quest'anno. Ogni Gp andato in scena ha visto loro davanti e dietro tutti quanti. Un dominio schiacciante che allunga la sua ombra anche sul Spielberg dove nel prossimo weekend Verstappen e soci vorranno vendicare la sconfitta rimediata sull'asfalto di casa, quando Leclerc a suon di sorpassi mand&ograve; in delirio il popolo ferrarista proprio tra le pieghe del Red Bull Ring. Che gara quel giorno per la Rossa! E che duello tra Charles e Max. A rivederlo adesso sembra che sia capitato una vita fa. Invece sono passati solo dodici mesi e il divario tra la Red Bull e tutto il resto della compagnia &egrave; diventata una voragine dentro alla quale sono finite tutte le speranze dei rivali. E ora questo mondiale con un unico padrone rischia di chiudersi con largo anticipo. Un lungo monologo scritto all'interno di una stagione dove si spera di poter vedere qualche lampo rosso dentro a un orizzonte che finora &egrave; stato grigio. Dopo il Canada per il Cavallino c'&egrave; pi&ugrave; luce in fondo al tunnel. Gp Austria e il successivo Gp a Silverstone rappresentano una cartina di tornasole per capire finalmente se le Rosse hanno imboccato la strada giusta e possono regalare ai propri tifosi qualche sorriso. La festa a Maranello per i protagonisti di Le Mans E a proposito di sorrisi dei tifosi. La parata delle 499P che si sono prese tutta la scena alla 24 Ore di Le Mans del Centenario hanno sfilato per le vie di Maranello dentro a un abbraccio incredibile da parte dei dipendenti dell'azienda e dei tanti tifosi che si sono riversati in strada. Il passaggio delle Ferrari Hypercar sotto al serpentone della Ges &egrave; stato seguito con grande attenzione e pure qualche sospiro. "Quando vinci con la tuta rossa addosso &egrave; qualcosa che non ha paragoni", confidava Alessandro Pier Guidi, uno dei re di Le Mans assieme a Antonio Giovinazzi e James Calado. La Ferrari che &egrave; tornata al top nella classe regina dell'Endurance sembrava un sogno impossibile da raggiungere nella stagione del debutto. Ma &egrave; il classico esempio che nella vita niente &egrave; precluso quando si marcia tutti nella stessa direzione. &Egrave; la via maestra che ha tracciato la presidenza Elkann, una strada da percorrere anche per la F.1. Senza mettere in contrapposizione mondi distanti e con dinamiche completamente diverse, ma tutto sotto un'unica grande azienda: la Ferrari.       

<p>Copertina dedicata ad Adrian Newey, l'uomo che con la sua matita trasforma i sogni in realt&agrave; e che ha appena toccato quota 200 Gp vinti in Formula Uno, di cui la met&agrave; con la Red Bull</p>

L'editoriale del Direttore: Adrian imperatore

E&rsquo; un Adrian Newey per nulla convinto della strada che &egrave; destinata a intraprendere la Formula 1 dal 2017, sempre ammesso che si arrivi a una votazione finale entro l&rsquo;1 marzo prossimo. Cyril Abiteboul ha anticipato la scorsa settimana una delle misure dall&rsquo;impatto maggiore, l&rsquo;abolizione del controverso sistema dei gettoni per lo sviluppo. Ci sar&agrave; maggior libert&agrave; per i motoristi, insieme all&rsquo;adozione di un maggior numero di componenti standard, per abbattere i costi delle forniture a 12 milioni di euro, fermo restando il limite all&rsquo;impiego di un certo numero di propulsori durante il campionato.  Libert&agrave; che porter&agrave; a un livellamento dei valori? Secondo Newey, assolutamente no. Ci sar&agrave;, invece, &laquo;una spesa frenetica&raquo;, che avvantagger&agrave; Mercedes e Ferrari, gi&agrave; oggi su un piano superiore rispetto alla concorrenza. Ripercorre quello che doveva essere lo spirito originario dei regolamenti, quando &laquo;nelle riunioni del gruppo di lavoro tecnico e le bozze del 2012-2013, si era raggiunto l&rsquo;accordo sul congelamento dei motori ma per le squadre che erano dietro sarebbe stato possibile proseguire nello sviluppo. Non &egrave; quello che &egrave; accaduto, ed &egrave; diventata una spesa frenetica, con cifre scioccanti per i grandi costruttori&raquo;, riporta l&rsquo;agenzia Reuters.  E&rsquo; ancor pi&ugrave; esplicito nel definire &laquo;bizzarra&raquo; l&rsquo;idea di un avvicinamento prestazionale, anzi, rilancia sulla disparit&agrave; della fornitura tra team ufficiali e clienti: &laquo;Per me &egrave; davvero curioso ritrovarsi con queste regole, per le quali i costruttori devono fornire lo stesso hardware agli altri team ma non hanno obblighi di fornire uguale software, quindi uguali prestazioni&raquo;. Spezza, invece, una lancia in favore della Renault sul punto, l&rsquo;unico motorista che ha garantito identica fornitura sia di power unit che di software a tutti i suoi clienti, per il tecnico inglese.  Sui margini di crescita delle power unit, ha una visione simile a quella di Andy Cowell, di Mercedes AMG: &laquo;Quella ibrida &egrave; una tecnologia relativamente giovane, abbiamo gi&agrave; visto i progressi che possono compiersi e non c&rsquo;&egrave; motivo di sospettare che si stabilizzeranno all&rsquo;improvviso. Se hai un vantaggio, puoi conservarlo per un po&rsquo; di tempo&raquo;.  Fabiano Polimeni

Non &egrave; convinto dell&rsquo;abolizione dei gettoni per lo sviluppo, avvantagger&agrave; comunque i migliori 

Newey, F1 verso spese maggiori

Ufficialmente Adrian Newey avrebbe dovuto farsi progressivamente da parte. Il responsabile tecnico della Red Bull ad inizio anno aveva annunciato un passo indietro nel suo ruolo in Formula Uno per dare spazio a progetti alternativi. Si era parlato di un programma con una squadra impegnata nella Coppa America, ed in generale nelle competizioni veliche.  Questo sulla &ldquo;carta&rdquo;, ma in realt&agrave; sembra che Newey sia ancora molto presente nella sede di Milton Kynes. Christian Horner ha recentemente annunciato la sua presenza ad alcuni test e anche a diverse gare del 2015. &laquo;Adrian ha fatto un passo indietro &ndash; ha chiarito Horner - ma &egrave; ancora molto coinvolto. Ha supervisionato il design della nuova vettura e sar&agrave; presente ad alcune gare cos&igrave; come alcuni dei test pre-stagionali. Al momento sta dividendo il suo tempo tra Formula Uno e la sezione Tecnologie Avanzate della Red Bull&raquo;.  &laquo;Abbiamo recentemente annunciato un progetto con Ben Ainslie (il velista britannico pi&ugrave; vincente nella storia della disciplina) nel quale Adrian si concentra principalmente sulla simulazione e sui modelli matematici. Ma sono molto contento di avere ancora Adrian come parte della squadra di Formula Uno, soprattutto nel ruolo di guida per Dan Fallows, Rob Marshall, Pierre Wache e Paul Monaghan, il nostro gruppo di tecnici che considero di alto livello&raquo;.  Horner ha indicato nella riduzione del divario dal propulsore Mercedes la sfida pi&ugrave; importante del 2015. &laquo;Quella &egrave; la sfida, ma ci saranno anche tante novit&agrave; &ndash; ha aggiunto Horner - con Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat avremo una nuova line-up di piloti, e nelle prime gara credo che sar&agrave; un po&rsquo; strano vedere Sebastian in &ldquo;rosso&rdquo;. Ci saranno in generale molti cambiamenti, compreso ovviamente il ritorno di Alonso in McLaren. Sar&agrave; una stagione molto interessante&raquo;.  Roberto Chinchero

Il Team Manager della Red Bull ha avvertito i rivali: "Adrian &egrave; ancora coinvolto nel progetto della monoposto 2015"

Horner: Newey, mezzo passo indietro

Harrison Newey, figlio del responsabile tecnico della Red Bull Formula 1 Adrian, &egrave; stato annunciato al via della Winter Series britannica di Formula 4 con il team HHC Motorsport. Il pilota, oggi sedicenne, ha esordito in monoposto nella finale della serie francese di Formula 4 disputata sul circuito del Paul Ricard, disputando le tre gare in programma nel weekend ed ottenendo un nono posto come miglior piazzamento. Newey Jr ha iniziato la sua carriera in casco e tuta in karting, militando nelle classi KF3 e KFJ nazionali.  &laquo;Sar&agrave; un grosso &lsquo;step&rsquo; il passaggio in monoposto &ndash; ha commentato Newey Jr - ma non vedo l'ora di farlo. Nelle ultime settimane ho avuto la possibilit&agrave; di fare dei test, ed ora sono pi&ugrave; a mio agio con la monoposto. Ho fatto notevoli progressi grazie al lavoro svolto con il team, e non vedo l&rsquo;ora di confrontarmi con gli avversari per verificare la mia preparazione&raquo;.  Roberto Chinchero

Il figlio di Adrian Newey sar&agrave; al via della serie invernale di Formula 4 britannica

Arriva Newey Jr!

Dopo essere stato per quindici anni (dal 1991 al 2006) un punto fermo dell&rsquo;organigramma McLaren, l&rsquo;ingegnere aerodinamico che ha avuto un ruolo molto importante nei successi Red Bull &egrave; tornato all&rsquo;ovile di Woking. Il suo &egrave; un passaggio con operativit&agrave; immediata, ed avr&agrave; un ruolo importante (chief engineer) nella definizione finale del progetto della McLaren-Honda MP4-30 del prossimo anno.  &laquo;E&rsquo; molto gratificante per me tornare in McLaren &ndash; ha commentato Prodromou - ho rivisto tanti volti conosciuti e altrettante facce nuove. Ho toccato con mano la voglia di tornare a vincere al pi&ugrave; presto, riportando questa squadra gloriosa al ruolo che gli compete, ovvero lottare per il titolo mondiale&raquo;.  &laquo;Nell&rsquo;arco della stagione 2014 &ndash; ha commentato il direttore sportivo Eric Boullier &ndash; abbiamo lavorato alla ristrutturazione del reparto di progettazione, e l&rsquo;arrivo di Peter completa alla perfezione questo lungo e difficile lavoro. Peter ha dimostrato di essere uno degli ingegneri pi&ugrave; capaci e intelligenti presenti oggi in Formula 1, e tutti alla McLaren sono convinti che garantir&agrave; un contributo molto importante per concretizzare gli ambiziosi piani che il team ha nell&rsquo;immediato futuro&raquo;.  Roberto Chinchero

L&rsquo;ex uomo di fiducia di Adrian Newey ha raggiunto il reparto di progettazione McLaren Racing nel ruolo di ingegnere capo

Prodromou da oggi al lavoro in McLaren

Sar&agrave; un&rsquo;esibizione da urlo quella cui assisteranno i fortunati spettatori inglesi del Gp d&rsquo;Inghilterra a SIlverstone nel week end 4/6 luglio. Quello di Silverstone sar&agrave; il 50esimo Gp d&rsquo;Inghilterra che si svolge sul circuito della contea del Northamptonshire, per cui gli organizzatori hanno pensato a una parata veramente straordinaria per accendere l&rsquo;entusiasmo del pubblico. Una esibizione di parecchie F1 degli ultimi 50 anni che hanno fatto la storia di questo Gran Premio. E al volante di queste auto piloti e personaggi di rilievo della F1 passata e presente.  Il pi&ugrave; titolato &egrave; Alain Prost, che guider&agrave; la Red Bull-Renault Rb8 con cui Webber vinse nel 2012 il Gp d&rsquo;Inghilterra; la Red Bull guidata da Prost &egrave; anche la monoposto pi&ugrave; moderna dell&rsquo;esibizione. A rappresentare gli anni &lsquo;90 ci sar&agrave; la Williams Fw07 che vinse a Silverstone con Clay Regazzoni, guidata per l&rsquo;occasione da Rubens Barrichello; Andando ancora pi&ugrave; indietro, vedremo la March 711 del 1971 condotta niente di meno che da Adrian Newey, il geniale progettista della Red Bull F1.  Poi si esibir&agrave; Jackie Stewart, l&rsquo;indimenticato 3 volte iridato al volante della sua vecchia Matra Ms80 F1 del 1969; quindi Dario Franchitti, il campione di IndyCar e tre volte vincitore della Indy 500 che sieder&agrave; nella leggendaria Lotus 25 che nel 1963 era guidata da Jim Clark. E Infine David Brabham, al volante di una delle monoposto di suo pap&agrave; Jack, la Cooper Climax T53 con cui &ldquo;Black Jack vinse&rdquo; il Gp d&rsquo;Inghilterra 1960.  La Silverstone50, com&rsquo;&egrave; soprannominata la parata, si svolger&agrave; tutti e tre i giorni del week end, da venerdi a domenica, fra un turno di prove e l&rsquo;altro, e domenica mattina prima del Gp.

Esibizione a Silvertsone con vecchie F1 leggendarie prima del Gp d'Inghilterra

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