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Carey, motore F1 fondamentale per tema ambientale

Chase Carey difende il primato tecnologico delle power unit, i motori più efficienti al mondo, e anticipa future iniziative in Formula 1 per affrontare il tema della sostenibilità ambientale della categoria

Carey, motore F1 fondamentale per tema ambientale
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

13 set 2019

Sulle power unit turbo ibride non si torna indietro. Un punto fermo più volte evidenziato dalla FIA e dalla Formula 1. Per i motoristi è anzitutto una questione di costi, sulla base della quale ha avversato ogni modifica sostanziale in vista del 2021, contari a una semplificazione del sistema ibrido composto da MGU-H e MGU-K.

Paradossalmente costa troppo semplificare, devi progettare una power unit nuova e senza garanzie di nuovi protagonisti a confermare la propria partecipazione. È la sintesi che ha porterà a un 2021 sostanzialmente di continuità sui motori.

Per i motoristi, quindi le case costruttrici, l’ibrido diventa anche una “necessità” di marketing, in una fase decisa di elettrificazione del prodotto di serie. E per la FIA e la Formula 1?

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Se le corse devono avere una qualche forma di “responsabilità sociale”, perlomeno di facciata, allora l’ibrido va considerato come necessario. “Non verrebbe capita”, si è detto spesso dell’idea di un ritorno a motori aspirati di ‘vecchio’ stampo, anche con una parte elettrificata, un Kers e stop. Verrebbe capita eccome, invece, dallo zoccolo duro di appassionati, in via di estinzione.

FORMULA 1 GUIDA TECNOLOGICA

Dal Salone di Francoforte, Chase Carey torna sul tema per dire: Il motore ibrido della Formula 1 è il più efficiente al mondo e ha un ruolo fondamentale nell’affrontare il più ampio problema ambientale globale.

Penso che la soluzione alla situazione ambientale sarà in più forme e non una sola, pur apprezzando l’attenzione guadagnata dall’elettrico e come sia al centro attualmente, credo rappresenterà una parte della soluzione ma abbia anche problemi come l’eliminazione della batteria che devono essere ancora affrontati”.

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Ecco, una power unit sì il top dell’efficienza, con un rendimento termico ben oltre il 50% - inutile effettuare paragoni tecnologici impossibili con una produzione stradale che si attesta al 40% con i migliori motori ibridi - ma è quel che dev’essere la massima categoria dell’automobilismo? Tanto più con un orizzonte futuro che vedrà grandi interventi di ulteriore limitazione della libertà di sviluppo.

IBRIDO PLUG-IN HA BENEFICIATO DELLA F1

“Crediamo che il motore ibrido e le tecnologie sul carburante possano giocare un grande ruolo, di guida, nel risolvere il problema delle emissioni di Co2. Pensiamo che la soluzione sarà nella direzione di più opzioni anziché un’unica cura risolutiva.

La Formula 1 e la sua storia, il vertice del motorsport, ha giocato un ruolo guida nelle auto stradali. I computer, la sicurezza o l’aerodinamica sono derivate tutte dall’innovazione in Formula 1 e gli sviluppi delle auto stradali come l’ibrido plug in ha beneficiato dell’innovazione e tecnologia della Formula 1”, ha aggiunto Carey.

Sul futuro, l’a.d. della FOM ha anticipato anche un impegno più ampio del Circus, “faremo un passo avanti nell’affrontare il problema ambientale nello sport, compresi i nostri eventi fuori dalla pista. Sarà un’iniziativa importante per non e siamo eccitati dalla possibilità di giocare un ruolo di leadership, che è sempre appartenuto alla F1”.

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