Hamilton, quattro gare per capire questa Mercedes

Hamilton, quattro gare per capire questa Mercedes© LAT Images/Mercedes F1

Lewis parla ancora delle difficoltà avute nei test da Mercedes, della fase di studio delle W13 alla scoperta di come estrarre il potenziale vincente

Fabiano Polimeni

15.03.2022 ( Aggiornata il 15.03.2022 12:28 )

Non essere i migliori ai blocchi di partenza del GP del Bahrain (qui gli orari del week end) è una condizione di relativa importanza. Molto più rilevante è la tempistica, il quanto tempo ci vorrà perché Mercedes sia in grado di lottare per la vittoria.

A sentire Lewis Hamilton, non è la posizione attuale della W13. Impressioni, criticità riscontrate anche da un Pierre Gasly che, nel corso dei test, ha avuto modo di correre vicino a Hamilton e leggerne le difficoltà. Partire a rilento può essere uno scenario sopportabile se, in compenso, c'è una chiara direzione per risollevarsi e le scelte tecniche alla base del progetto offriranno un grande margine di sviluppo nel corso del campionato.

Mercedes competitiva, quanto tempo ci vorrà?

"I test sono stati difficili e ci troveremo ancora in una condizione di apprendimento della monoposto nella prima gara, probabilmente durerà almeno per le prime quattro gare dell'anno. Abbiamo dei problemi, tutti rimbalzano", ha analizzato Hamilton, intervenuto a margine di un evento legato all'Expo di Dubai.

"I test sono stati difficili però l'elemento fantastico è che dopo questo incontro avrò una riunione virtuale con i ragazzi a Brixworth per discutere del motore, della guidabilità e di come potremo estrarre maggior potenza per questa settimana.

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Poi avrò un'altra conference call con gli ingegneri a Brackley, su come potremo far progredire questa macchina, farla smettere di rimbalzare e come estrarre tutta la prestazione", ha spiegato Lewis.

Red Bull la più veloce, Mercedes il miglior team

Bahrain, Arabia, Australia, Imola, soffrire prima di una Miami dove presentarsi di nuovo Freccia d'argento, se va dato credito ai tempi chiesti da Lewis. 

A Barcellona, alla prima sessione di test, un cronista chiedeva a Hamilton: "Non temi che i tecnici possano aver sbagliato progetto?". Lui, con una fiducia assoluta, incrollabile, liquidò lo scenario dell'irrealtà con un: "Il mio team non sbaglia mai". 

Fiducia assoluta che ribadisce: "Tutti sono carichi e questi ingegneri sono tipi che amano la sfida. Al momento la Red Bull è apparsa clamorosamente veloce, poi anche le Ferrari. Noi però siamo senza alcun dubbio la squadra migliore".


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