Tombazis, visibilità migliore del 50% con i dispositivi anti-spray

Tombazis, visibilità migliore del 50% con i dispositivi anti-spray© Pirelli

La FIA prosegue le simulazioni virtuali sui semi-passaruota che verranno sperimentati nel 2023, con l'obiettivo di migliorare la visibilità in caso di pioggia in pista

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16.12.2022 ( Aggiornata il 16.12.2022 17:18 )

Pioggia battente e scarsa visibilità sono spauracchi per la Formula 1 moderna. Da un lato i piloti chiedono a Pirelli gomme da bagnato estremo efficaci, un lavoro che il gommista ha avviato con test specifici per migliorare il prodotto, dall'altro resta il nodo della visibilità.

L'acqua sollevata dalle gomme larghe e la parte estratta dal fondo, diventa uno spray in sospensione nell'aria che rende critica la visibilità per i piloti già dopo le primissime posizioni. 

Dispositivi anti-spray, sarà la volta buona?

Che fare per migliorare un problema di difficile soluzione? La FIA ha confermato lo studio con simulazioni di CFD di dispositivi dei quali si parla da molto tempo, idee immaginate già negli anni Ottanta ma mai contemplate dalla Federazione.

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L'installazione di una sorta di semi-passaruota, da applicare dietro le ruote anteriori e posteriori, in caso di pista molto bagnata, potrebbe ridurre un po' l'effetto di acqua sollevata dalle gomme in forma di spray. 

Nicholas Tombazis, responsabile tecnico della FIA per le monoposto, ha spiegato le difficoltà nel valutare l'efficacia dei dispositivi e la ratio che eventualmente li porterà a essere sperimentati tra 2023 e 2024 sulle monoposto.

Una soluzione destinata a poche occasioni 

Sarebbe un'appendice da installare prima della gara o durante una sospensione, non verrebbe tolta se non a fine gara e sono in corso di valutazione eventuali interazioni con l'aerodinamica della monoposto.

"Pensiamo che sarà qualcosa destinata a essere usata solo un paio di volte l'anno", le parole riportate da Autosport. "Non vogliamo che siano montati ogni volta che c'è qualche goccia di pioggia. Stiamo simulando le gocce di pioggia e cose simili, verificando come impattano sulla produzione di spray.

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(...) La sfida è un po' quella nelle simulazioni di determinare la parte di spray prodotta dalle gomme e quella che deriva dal diffusore. Quando avremo trovato una soluzione faremo dei prototipi e li proveremo su alcune macchine per valutarli adeguatamente. Mi aspetto che possa esserci forse una riduzione, un miglioramento del 50%", ha spiegato Tombazis.

Ridurre le particella d'acqua sollevate in aria aiuterebbe a migliorare un po' la visibilità, rendendo certi scenari assai meno critici per la Formula 1, dove più della quantità d'acqua in pista è stata la visibilità limitata a costringere la direzione gara a interruzioni con bandiera rossa o sospensioni come quella di Spa, rimasta una macchia difficile da dimenticare per come sono stati trattati i tifosi in pista nel 2021.


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