Ben Sulayem, la Fia e i limiti di pista: ora basta, interventi o niente GP

Ben Sulayem, la Fia e i limiti di pista: ora basta, interventi o niente GP© Getty Images

Nel mirino del presidente Fia finiscono soprattutto due circuiti, sui quali la materia delle infrazioni ai limiti di pista è una (evitabile) certezza. Agire già in ottica 2024 e ascoltando i piloti

F.P.

11.10.2023 ( Aggiornata il 11.10.2023 09:49 )

Tra le certezze della Formula 1 degli ultimi anni, dominio di Max Verstappen a parte, c'è l'appuntamento ricorrente con l'infrazione dei limiti della pista su alcuni tracciati.

Il Red Bull Ring è assurto a "circuito simbolo" per la gestione della vicenda da parte della Federazione. Una pioggia di penalità ha condizionato l'edizione corsa quest'anno, senza che si sia data soluzione a una criticità che non è affatto nuova.

Losail, GP del Qatar, è un'altra tracciatura che ha prestato il fianco a una facile critica per l'assenza di limiti fisici al superamento della pista, delimitata dalle linee bianche, con tutte e quattro le ruote.

No ostinato alla ghiaia

Negli anni abbiamo registrato le valutazioni più varie per non intervenire con l'inserimento di vie di fuga (anche solo parziali) in ghiaia. Dalle esigenze dell'omologazione del circuito per poter ospitare la MotoGP a quelle legate ai track days rivolti ai clienti privati, fino agli invocati danni subiti dalle monoposto, senza dimenticare lo "sporco in pista" causato dalle uscite e il maggior rischio di ritiri con macchine insabbiate.

L'editoriale del direttore: La Legge del più forte

Mohammed Ben Sulayem, dopo la gara in Qatar, ha commentato con toni severi l'ennesimo week end denso di cancellazione dei tempi e di penalità inflitte in gara per superamento dei limiti della pista. 

Agire subito e ascoltando i piloti

"La soluzione al tema è migliorare il tracciato in sé. So che alcuni sono riluttanti a farlo ma, a dirvi la verità, se non agiranno non ci sarà una gara. Semplice. Non è qualcosa che possiamo permetterci", le parole a Motorsport.com. 

Limiti di pista e conformazione dei cordoli sono stati due temi extra-sportivi dei quali avremmo volentieri fatto a meno nel week end qatariota.

Sulla materia, il presidente della Fia ha aggiunto: "Dobbiamo lavorare a una soluzione, una è quella di rendere scivolosa la pista quando escono. Possiamo pensare anche all'altezza dei cordoli, ma danneggiano le macchine?

Si può pensare di mettere un po' di ghiaia ma dobbiamo fare molta attenzione. Quanto sarebbe profonda? Non vogliamo che qualcuno resti bloccato. E quanto dev'essere ampia? Non vogliamo che si danneggi la monoposto. È un equilibrio da cercare. Adesso si tratta di agire e ascoltare principalmente quello che hanno da dire i piloti. Dobbiamo agire con urgenza e integrare le modifiche per il prossimo anno".


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