Vasseur, la Ferrari verso il Bahrain con il coraggio di osare

Vasseur, la Ferrari verso il Bahrain con il coraggio di osare© Getty Images

Dai test alla verità dei tempi, in Bahrain è il momento di scoprire quanto valgono gli avversari di Red Bull. Ferrari prima inseguitrice? Fred Vasseur indica la mentalità da avere nel 2024

Fabiano Polimeni

28.02.2024 ( Aggiornata il 28.02.2024 09:33 )

Parola d'ordine: osare. Frédéric Vasseur guarda al primo Gran Premio dell'anno con le sensazioni avute nei test a supportare un approccio aggressivo da parte della Ferrari nel 2024. 

Leclerc e Sainz hanno trovato una SF-24 più facile, costante nel rendimento e prevedibile di quanto non fosse la SF-23. Primo obiettivo centrato, nella progettazione della monoposto. Ora servirà misurarne il potenziale velocistico.

Ferrari: crederci e osare

Tre giorni di simulazioni sui long run hanno fornito indicazioni confortanti, al netto degli interrogativi sulle condizioni in cui ogni team ha svolto il proprio lavoro di preparazione. "Fin da giovedì nelle prove libere vedremo i veri valori in campo e comprenderemo la reale portata del lavoro fatto da noi e dai nostri avversari", commenta Vasseur alla vigilia del GP del Bahrain.

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"Charles e Carlos hanno confermato di trovarsi a loro agio al volante della SF-24 e questo era esattamente l’obiettivo che ci eravamo posti quando abbiamo iniziato la progettazione della monoposto. Ci confronteremo con rivali molto forti e agguerriti, e voglio vedere da parte nostra lo stesso approccio con il quale abbiamo chiuso la stagione scorsa. Non dobbiamo aver paura di osare se crediamo che una determinata scelta possa fare la differenza per la nostra prestazione.
La macchina sembra competitiva, Charles e Carlos si sono dimostrati in ottima forma e vedo tutta la squadra molto concentrata: siamo determinati ad ottenere un buon risultato".

Togninalli, scenario simile al finale di 2023

Helmut Marko pronostica una Ferrari alla pari in qualifica con Red Bull. Non sarebbe un dato "nuovo", vista la competitività sul giro secco già dimostrata nel 2023. È sul passo gara che si decideranno le sorti dei GP e la contendibilità della vittoria.

Red Bull e Ferrari, poi Mercedes e McLaren. Già, ma in quale ordine? "In generale mi aspetto una situazione non troppo diversa da quella di fine stagione 2023, con i campioni in carica che hanno mostrato un ottimo potenziale, al pari dei nostri diretti rivali dello scorso anno. Definire un vero ordine non credo sia ancora opportuno, ma probabilmente i gap tra una squadra e l’altra saranno ridotti a pochi decimi", commenta Matteo Togninalli, responsabile dell'ingegneria in pista.

"Nel test ci siamo concentrati sulla mappatura e la comprensione della nuova vettura, con particolare focus sugli aspetti di guidabilità e passo gara. La specifica delle gomme non è cambiata rispetto al 2023 quindi è stata messa meno enfasi sulle attività di analisi e comprensione degli pneumatici e ci siamo concentrati maggiormente sulla vettura nel suo insieme". Vuol dire conoscere già con sufficiente precisione il margine cronometrico di miglioramento al variare di mescole e carichi di carburante. 

SF-24, la pista ha confermato le simulazioni

"Ovviamente il lavoro di comprensione e ottimizzazione di una nuova monoposto non si esaurisce nell’arco dei tre giorni di test, che non sono chiaramente sufficienti, ma siamo stati comunque in grado di avere un primo quadro complessivo. La correlazione con simulazioni e simulatore, nonché con la galleria del vento, è risultata sufficientemente buona, e questo ovviamente è un aspetto positivo. Abbiamo ritrovato in pista quello che ci aspettavamo dopo le sessioni virtuali svolte con entrambi i piloti, sia in termini assoluti che relativi rispetto al 2023 e abbiamo anche validato la risposta della macchina alle diverse modifiche e opzioni. Questo aspetto è fondamentale per poter utilizzare i vari strumenti che ci aiutano nell’ottimizzazione del pacchetto e per gli sviluppi a venire".

Resta nei tifosi della Rossa la speranza che una vigilia tanto più positiva rispetto a 12 mesi va si concretizzi in un week end di gara quantomeno meno scontato nell'epilogo. Correre in gara riuscendo a mettere pressione a Max Verstappen avrebbe già del miracoloso. Vorrebbe dire aver eroso quei 3-4 decimi di vantaggio a una Red Bull che ha lanciato in avanti la palla, ancora una volta.

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