Ferrari, l'analisi del venerdì: un azzardo troppo grande

Ferrari, l'analisi del venerdì: un azzardo troppo grande© Getty Images

La mossa della Ferrari con Leclerc avrebbe funzionato solamente in un particolare caso di pioggia immediata e poi in repentino aumento dopo pochi minuti, una situazione molto al limite che infatti non si è verificata

12.11.2022 ( Aggiornata il 12.11.2022 10:52 )

Sono due gli scatti principali che raccontano il venerdì di Interlagos. Uno è l'esultanza di Magnussen e del box Haas dopo una pole position inaspettata, l'altro è l'immagine di Leclerc in coda all'uscita della pit-lane, l'unico dei dieci piloti in Q3 a montare gomma intermedia. Una scelta che si rivelerà clamorosamente sbagliata. 

GP Brasile: gli orari di sprint race e gara

Potenziale sprecato

Per la Ferrari è un'occasione persa senza dubbio, perché il potenziale della F1-75 aveva dimostrato di essere alto, sia nell'unica sessione di prove libere che soprattutto nei primi due turni di qualifica, anche se in condizioni molto particolari. La Rossa non riusciva a tenere il passo della RB18 negli allunghi, con la Red Bull ancora regina in efficienza, tuttavia nel tratto centrale di pista la F1-75 ha dimostrato di valere quanto, se non addirittura un pelo di più, di una Red Bull che con Verstappen ha accusato anche in qualifica un pizzico di quel sottosterzo già lamentato da Max nelle FP1. Per cui, aver piazzato una macchina al 5° posto ed una al 10° è un rimpianto.

Lo hanno detto anche i piloti, in coro: "Quello di oggi è un risultato deludente - ha affermato Leclerc -, specie perché avevamo un buon passo. Abbiamo una buona macchina, e tutto quello che dobbiamo fare è spingere per recuperare posizioni nella Sprint di domani".

Stessa solfa nelle parole di Sainz: "Qualifica difficile per tutto il team: abbiamo avuto un solo tentativo in Q3 con le soft prima dell’arrivo della pioggia e domani scatterò dalla quinta posizione. Cercheremo di sfruttare la Sprint per guadagnare qualche posizione prima di scontare la penalità domenica".

Verstappen: "Siamo comunque davanti ai nostri rivali per la vittoria"

Charles era d'accordo o meno?

Entrando nello specifico della decisione di mettere intermedia sulla vettura di Leclerc, giusto mantenere un margine di dubbio sul processo decisionale che ha portato a tale scelta. Il pilota poteva imporsi di più? Può darsi, anche se in mancanza di team radio (assenti, quando i piloti sono in garage) da questo punto di vista non si può giungere a conclusioni certe. Di sicuro, però, la perplessità con cui Charles si guarda intorno mentre è in fila in uscita dalla corsia dei box fa presupporre che lo stesso pilota non fosse veramente convinto della gomma intermedia, tanto che chiede "Ma se non piove che faccio, spingo per un giro o torno subito ai box?". La squadra gli risponderà troppo tardi per rientrare, costringendolo ad un giro su intermedia, ma ormai il danno era fatto: con il senno di poi, data l'imminente bandiera rossa, Leclerc non avrebbe avuto comunque il tempo di completare un crono con le slick.

Magnussen: "Pole impensabile"

Un rischio troppo grande

Diversificare la strategia spesso può essere una mossa giusta, anche se farlo significa accettare che ad una delle due macchine vada male, ed è proprio ciò che è successo a Leclerc. Diversificare, comunque, significa anche non sapere con precisione quale possa essere la strada giusta da prendere, e rivela una situazione di incertezza totale da parte del Cavallino, il quale si è preso il rischio maggiore con il pilota non solo in lotta per la piazza d'onore ma pure con quello che, al contrario di Sainz, non avrebbe avuto posizioni di penalità da scontare in griglia. Da questo punto di vista infatti sembrava più lecito fare un azzardo con lo spagnolo piuttosto che con il monegasco. Resta il fatto che la Ferrari è stata l'unica a prendersi il rischio delle intermedie: evidentemente, era l'unica convinta che la pioggia arrivasse immediatamente, sottostimando quella finestra di asciutto che in realtà c'è stata e che ha permesso a tutti gli altri di effettuare un giro con le slick. La scelta di mandare in pista una macchina con le intermedie, comunque, sarebbe stata rischiosa a prescindere, perché a meno di scrosci clamorosi anche chi era partito con la slick avrebbe avuto tutto il tempo di rientrare ai box per mettere l'intermedia, mettendosi nelle stesse condizioni di Leclerc. In sostanza, la mossa fatta con Charles avrebbe potuto funzionare solo in un caso molto particolare: la pioggia avrebbe dovuto cominciare a cadere immediatamente all'inizio del Q3 per poi intensificarsi a dismisura due o tre minuti più tardi. Come si può ben comprendere, l'azzardo è stato piuttosto grande. 


1 di 2

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi