Sainz: "Il vero problema è la visibilità, ero nelle mani di dio"

Una corsa lampo, durata davvero troppo poco. Il GP del Giappone è terminato subito per Carlos Sainz, in testacoda prima della Spoon e fuori già nel corso del primo giro, per una Suzuka molto amara.

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Il problema è la visibilità

Lo spagnolo della Ferrari era ovviamente deluso ai microfoni di Sky: "Cose che succedono, la verità è che non vedevo niente già in partenza, ho provato a seguire la scia di Checo perché c'era tanta acqua, appena sono uscito dalla scia ho trovato un tratto con più acqua e sono andato in testacoda. Il problema era dopo, con me in mezzo alla pista. Sapevo che non mi vedevano, ero nelle mani di dio perché non sai se ti centreranno o no. Intermedie? Il vero problema è la visibilità, in queste condizioni non conta il compound, ma la visibilità, non vediamo niente, e quando non vedi è tutta questione di fortuna, guidi senza riferimenti. Poi l'intermedia è molto più veloce della full wet, per questo tutti vogliamo rischiare di partire con l'intermedia, ma quando piove un po' di più l'intermedia ha tantissima acquaplaning. Ma come ho detto il problema è la visibilità: se ti giri e gli altri ti vedono ti possono evitare senza problemi, ma se non ti vedono ci può essere un incidente molto grave come accaduto in passato, ed è questo che mi preoccupa. Trattore? Non era necessario. Dietro la safety car non si vede niente, se si fa un po' di destra e sinistra lo puoi centrare, sarebbe un incidente sfortunato e stupido, perché può succedere di uscire di scia dietro la safety car, quindi non vedo perché rischiare, siamo sorpresi che continui ad accadere".

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