Non è un appuntamento semplice quello del GP d'Italia per la Ferrari. Le caratteristiche del tracciato si sommano alle recenti difficoltà di prestazione della F1-75
La Ferrari che si prepara all'appuntamento di Monza porterà l'ibrido alleggerito sulla macchina di Sainz e, soprattutto, ha anticipato un'ala posteriore specifica per le esigenze di basso carico e drag che impone l'Autodromo.
Basterà? Le esibizioni recenti non lasciano grandi speranze di lotta per il successo. Il divario di prestazione rimediato da Red Bull è coinciso con l'introduzione della nuova direttiva tecnica; coincidenze, poiché sul legame di causa ed effetto, in più occasioni Mattia Binotto ha smentito che dalla DT039 dipenda il calo di competitività della monoposto.
L'editoriale del direttore: Ora tutti pazzi per Monza
A Monza la Ferrari ha già girato quest'anno, lo ha fatto nella giornata del filming day che ha preceduto il GP di Spagna, sperimentando due specifiche di ala posteriore in quell'occasione.
Oggi è una F1-75 molto diversa, meno competitiva specialmente sul passo gara, quella che si appresta alla sfida del GP d'Italia.
"Questa pista ha un layout unico nel calendario: è un tracciato velocissimo, l’unico rimasto in calendario, e per questo è particolarmente esigente per i motori e le vetture. Si tratta di una pista sulla quale la power unit spinge per quattro quinti del giro e sulla quale è fondamentale essere perfetti", introduce la gara di casa Mattia Binotto. "La corsa è una volata: i 53 giri scivolano via a un ritmo velocissimo, per cui anche ai piloti non è concesso alcun errore, perché rischia di non esserci il tempo per recuperare".
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