Non aver simulato il passo gara e completato solo 8 giri è uno scenario che non preoccupa Max, concentrato sul trovare la miglior Red Bull in qualifica
Appena 8 giri all'attivo sono un nulla per tracciare un bilancio del venerdì Red Bull a Singapore. Max Verstappen gira poco nella seconda sessione, al mattino va meglio con 20 giri e riferimenti cronometrici allineati a quanto mostrato da Mercedes.
Dove conferma l'accento, Verstappen, dopo i primi chilometri a Marina Bay, è sull'importanza di staccare un gran giro in qualifica per guadagnare la pole e fare il ritmo domenica. L'1'42"926, quarto crono delle libere 2 a tre decimi e mezzo da Sainz, è un tempo snobbato da Max anche nella prestazione ottenuta nel primo settore: "Non è davvero un riferimento da prendere in considerazione, con le modifiche che abbiamo fatto, cos'è andato bene cosa male, dovremo capire e analizzare".
Il limitato tempo trascorso in pista e l'assenza di una simulazione di passo gara nelle libere 2 finiscono in secondo piano: "Qui è importante essere veloci su un giro, non conta tanto il long run, non sarà la fine del mondo non averlo fatto nelle libere 2: abbiamo girato nelle FP1.
Ottimisti per la vittoria? Certo, non saremmo qui altrimenti. Nelle prove libere 1 la macchina ha funzionato piuttosto bene, nelle libere 2 volevamo provare alcune cose, però, c'è voluto anzitutto troppo tempo per fare le modifiche, poi volevamo provare ancora e serviva ulteriore tempo per cambiare nuovamente.
Non siamo riusciti a girare molto e quello che abbiamo mostrato non è realmente rappresentativo, almeno per quanto fatto nelle libere 2. C'è molto spazio per migliorare, nulla in particolare per cui preoccuparsi".
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