F1 Austria, McLaren spera nei punti

E' l'obiettivo massimo al quale può puntare al momento il team. Hasegawa: «Podio o vittoria entro i prossimi 2 anni»

Fabiano Polimeni

28.06.2016 09:34

Non sono obiettivamente nelle disastrose condizioni dello scorso anno, quando partirono con 45 posizioni di penalità tra i due piloti nel Gran Premio d'Austria, ma in McLaren-Honda resta tanto tanto lavoro da fare. E che possa dare i propri frutti quest'anno è altamente improbabile. Qualche apparizione in Q3 e in zona punti finora, poca roba per mettere di buon umore. Costretto al ritiro a Baku, per un problema alla trasmissione, Alonso spera in un week end di segno opposto: «Per essere veloce serve una buona trazione e un'aerodinamica efficiente, due cose che abbiamo. Per questo motivo spero potremo essere più competitivi che a Baku, e di fare una gara più lunga di quanto non feci lo scorso anno, quando terminò al primo giro!».

Per l'esattezza si chiuse dopo due curve, addosso alla Ferrari di Raikkonen ed entrambe contro il guard-rail, causa errata mappatura sulla SF15-T. Sarà molto complicato riuscire nell'unica impresa che oggi appare alla portata di Alonso e Button, viste le prestazioni della MP4-31: raggranellare qualche punto, magari approfittando dei contrattempi altrui. La top ten sarà affollata ed escludendo i migliori tre team, ci saranno Williams e Force India assolutamente in lizza per posizioni buone. «Dopo due gare senza un arrivo nei primi dieci, l'obiettivo immediato è di rientrare in zona punti. In Canada, Fernando ha concluso 11mo e lo stesso ha fatto Jenson in Azerbaijan, su due piste che non erano adatte alle caratteristiche della nostra macchina, quindi speriamo di far meglio in Austria», commenta Eric Boullier.

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Primo passo per provarci: non soffrire noie tecniche. Il secondo, che la power unit Honda faccia la propria parte. Si attendono ancora progressi sensibili per avvicinare gli altri motoristi e Yusuke Hasegawa fa il punto della situazione: «Sul versante elettrico abbiamo praticamente raggiunto il livello degli altri costruttori. Adesso dobbiamo concentrarci sul motore a combustione interna e lo vedrete dai prossimi aggiornamenti, anche se non so ancora quando arriveranno. Lavoriamo allo sviluppo senza sosta e introduciamo i nuovi pezzi quando hanno raggiunto l'affidabilità richiesta». 

Un processo che va a rilento e sposta in avanti il raggiungimento della piena competitività. Non sarà certo quest'anno che vedremo una McLaren-Honda vincente. «Non siamo soddisfatti, ma i risultati sono accettabili, considerando da dove partivamo» - dice ad AutoMotorundSport - «Siamo ancora in linea con il programma e ottimisti di poter ottenere un podio o una vittoria entro i prossimi due anni. Quest'anno un podio sarebbe possibile solo con tanta fortuna: l'obiettivo realistico è terminare regolarmente a punti». Regolarità che, anche quella, al momento latita.

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