F1 Austria, Vettel sostituisce il cambio

E' stata l'analisi dell'olio del cambio ad accendere un campanello d'allarme e avviare la Ferrari verso la sostituzione del componente sulla macchina di Sebastian Vettel. La presenza di scorie metalliche ha suggerito l'utilizzo di una nuova unità, la seconda quest'anno con penalizzazione inclusa. Era già accaduto in Russia, in seguito al contatto tra Vettel e Raikkonen nel precedente Gran Premio di Cina, in partenza e lo stesso accadrà a Spielberg, per ragioni precauzionali.

L'analisi dell'olio è uno degli indicatori principali in grado di segnalare eventuali problemi. Lo è per la trasmissione così come per il motore, nel quale si può risalire all'origine del guasto approfondendo la tipologia di materiali presenti nel lubrificante. 

Per una nota negativa, c'è un dettaglio che aggiungerà competitività alla SF16-H. La power unit evoluta con la rivisitazione del gruppo turbocompressore è stata introdotta in Canada, spendendo 2 gettoni e lasciandone 4 disponibili. In Austria arriva una nuova benzina Shell, ma soprattutto un'ulteriore rivisitazione del MGU-K, dal nuovo disegno, sempre con l'obiettivo di incrementare il recupero energetico dal turbo, intervento costato 1 gettone.

Certo, nella migliore delle ipotesi Vettel si troverà a partire sesto domenica in gara e abbiamo visto lo scorso anno quante difficoltà ebbe nel riguadagnare la posizione persa su Massa. Sebastian si mostra comunque fiducioso alla vigilia: «Non abbiamo la miglior macchina o il miglior motore in assoluto, ma conosciamo i nostri punti deboli e ci stiamo lavorando. Sono convinto che saremo di nuovo molto più vicini in Austria di quanto non sia accaduto a Baku. Saremo vicini come Montreal o forse anche di più. 

Abbiamo progredito più di ogni altro team finora e siamo sul punto di chiudere il gap dalla Mercedes».

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