Test finiti, i team possono preparare gli scatoloni e volare a Melbourne per il GP d'Australia del 15 marzo.
È di Bottas il tempo migliore dell'ultima giornata di collaudi. Il finlandese ha fatto fermare il cronometro sul 1:16.196 con le C5, ma in Mercedes hanno qualche grattacapo da risolvere. Le 5 power unit rotte, l'ultima ieri a Hamilton dopo 14 giri, sono un campanello di allarme che ha spinto il team di Brakley a non forzare troppo la mano. 90 giri per Lewis al mattino, 79 per Bottas nel pomeriggio, ma senza spingere più di tanto: le Frecce d'Argento sanno di essere fortissime, ma sono consapevoli anche di essere un po' fragili.
Red Bull, Frecce d'Argento nel mirino
In una settimana di test che è sembrata una partita a poker tanto nessuno si è voluto lanciare per mostrare le carte, la Red Bull qualche asso l'ha messo sul banco. La RB16 ha molto potenziale e l'ha dimostrato con il passo tenuto con le C2 e le C3, ma a stupire è stato il tempo di Max fatto con le C4: 1:16.269, a un soffio dal tempo di Bottas fatto con una gomma più prestazionale. La prima avversaria della Mercedes, sembra proprio essere la monoposto di Milton Keynes, sospetto fondato sull'ultimo giro dell'olandese: Max aveva chiaramente in tasca il miglior tempo di giornata, ma nell'ultimo settore ha preferito alzare il piede.
Giornata di gloria per la Renault. Ricciardo ha portato la RS20 al terzo posto nella classifica generale, Ocon al sesto. Dopo due settimane grigie, la vettura della Losanga ha fatto intravedere di avere un minimo di potenziale.
Ferrari alla ricerca del passo
Dopo la sessione mattutina impegnata sulla simulazione di qualifica, (1:16.360 il miglior tempo del monegasco), Leclerc nel pomeriggio si è concentrato su long run e simulazione di GP. La SF1000 #16 ha girato molto con le C2, convincendo con l'aumentare del ritmo a macchina via via più scarica di benzina. Leclerc ha tenuto il passo del 1:21” / 1:22”, piazzando anche un interessante 1:19” alto e la monoposto ha compiuto 181 giri senza problemi. Mercedes e Red Bull sembrano un pelo avanti, ma in Australia la Ferrari dirà la sua.
Nessun acuto dalla RP20. Perez ha chiuso con il settimo tempo, anche perché la Racing Point si è concentrata sul passo gara. Lavoro diverso, ma che conferma la bontà del progetto, la monoposto si candida a quarta forza almeno per l'inizio della stagione.
Giornata positiva anche per McLaren e AlphaTauri, ma i segnali più incoraggianti arrivano dalla FW43. La monoposto di Grove ha definitivamente lasciato i bassifondi della classifica.
Haas e Alfa Romeo fanalini di coda
Stando così le cose, la “maglia nera” se la giocano Haas e Alfa Romeo. Pomeriggio buttato per Magnussen a causa di un problema alla frizione e il passo di Raikkonen (media di 1:25”) non è per nulla incoraggiante.
Classifica
Ferrari, accord con FIA sul motore 2019