Monza, prima fermata. Abu Dhabi, fine corsa. In mezzo, il campionato di Formula 1 alle porte dovrà completare un percorso che vede alcuni Gran Premi ad alto rischio, dove non sul punto dell’annuncio di cancellazione.
Singapore e Baku sono i primi indiziati, circuiti cittadini nel primo caso fermi sulla posizione di uno slot in calendario – fine settembre – impossibile da mantenere per la programmazione che si è data la Formula 1; in aggiunta, i lunghi tempi necessari per approntare il circuito giocano contro i promoters, per i quali non avrebbe senso sostenere i costi in assenza di una cornice di pubblico.
Dubbi altissimi accompagnano, oggi, per il quadro legato alla diffusione del coronavirus in Brasile – in piena emergenza – l’appuntamento di Interlagos. L’ipotesi di un prolungamento della stagione europea vede il Mugello tra le piste in corsa per un posto in calendario, come riconosciuto recentemente da Ross Brawn.
5-6 GP tra Monza e il finale di Abu Dhabi
Il direttore generale degli aspetti Motorsport di F1 Group ha approfondito la vicenda calendario, spiegando: “Le cose evolvono in fretta ma abbiamo ancora tempo. Abbiamo molte opzioni e siamo altamente fiduciosi che andremo ad avere una grandiosa seconda metà di stagione, però non ha senso ancora fare dichiarazioni essendoci alcune parti in movimento che dobbiamo mettere insieme.
C’è la possibilità di avere una stagione europea estesa con una o un paio di gare in più se necessario”. Sarà a fine giugno che avremo il quadro completo, dove andrà la Formula 1 dopo Monza e come arricchirà il calendario prima del gran finale a metà dicembre ad Abu Dhabi.
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Una delle possibili opzioni è una gara-2 in Bahrain: “Credo che Bahrain e Abu Dhabi saranno le reti di protezione della stagione da quel che riusciamo a vedere al momento. E ci dà 10 Gran Premio. Troveremo almeno altre 5 o 6 buone gare nel mezzo.
Capiamo come luoghi nei quali devono realizzare un circuito, come Baku o Singapore, abbiano bisogno di un preavviso maggiore rispetto a circuiti permanenti. Ogni aspetto è stato considerato e ritengo avremo una buona seconda metà di stagione. Ci saranno alcune gare che non si svolgeranno, potrebbero essere introdotte certe altre, molto è in divenire”.
Bahrain, idea Outer Circuit
Bahrain che in passato ha già ospitato un Gran Premio sulla configurazione di circuito lunga, in occasione dei 60 anni della Formula 1, nel 2010 sulla tracciatura Endurance da 6,3 km, con un complesso di curve inserito nel primo settore, dopo curva 4.
© Will Pittenger - CC BY-SA 3.0
Un’altra soluzione si affaccia per l’immediato futuro. Andrebbe a utilizzare parte del circuito Endurance eliminando però l’intero settore centrale per raccordarsi al lungo rettilineo prima dell’ultima curva: un anello piuttosto insolito, nella configurazione Outer Circuit (in foto): “Tra le belle attrazioni del Bahrain c’è la possibilità di sviluppare molte configurazioni, potremmo correre in Bahrain su due circuiti diversi.
C’è una specie di pista quasi ovale che sarebbe avvincente, tutte le configurazioni hanno l’omologazione Grado 1 della FIA, quindi è un’opzione in tasca. Utilizzare due configurazioni fa sì che serva molto lavoro per l’allestimento, ad esempio le tempistiche vanno organizzate e serve molto preavviso. È qualcosa che dobbiamo tenere in considerazione”.
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