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GP Russia, qualifiche: Leclerc furibondo contro il box Ferrari

Leclerc rosso di rabbia. La qualifica del GP di Russia è andata malissimo in casa Ferrari, con entrambe le vetture fuori dal Q2, con il monegasco che ha pagato caro il testacoda di Vettel anche a causa di un errore di valutazione del muretto.

Seb, andato fuori in Curva 4 e poi a muro nella successiva Curva 5, ha scatenato un pauroso effetto a catena negli ultimi 2:15” della sessione.

Il poco tempo a disposizione per out lap e giro cronometrato ha scatenato il panico, mandando nel pallone il box Ferrari che non ha dato i giusti distacchi a Leclerc. Il monegasco aveva tempo per gestire meglio lo spazio davanti e dietro di sé, visto che Ocon, transitato dopo di lui, ha evitatol comunque la bandiera, ma ha avuto indicazioni totalmente opposte, con il risultato di essersi trovato negli scarichi di Kvyat durante il tentativo buono senza nessuna possibilità di migliorarsi.

Poi, Hamilton ha completato l’opera, sbattendo definitivamente la porta della Q3 in faccia a Leclerc, che è tornato furibondo in garage.

Furia Leclerc

“Mi dicevano per radio che avevo solo 1 o 2 secondi di margine per iniziare il giro - ha dichiarato - e invece penso che ci fosse di più. Per quello sono arrabbiato e devo smaltirla”

Poi ha proseguito dicendo: “Ocon era dietro di me e ce l’ha fatta a fare il giro, sono arrabbiato, ma devo calmarmi perché è la gara che conta perché dà i punti ed è domani. Sono dispiaciuto, non è stato un weekend buono da parte mia, non ho guidato bene, ma proprio in qualifica, quando finalmente stavo iniziando a prendere ritmo, non abbiamo potuto mettere in mostra il potenziale della macchina”.

Scelta gomme vantaggio relativo

A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, partire fuori dalla Q3 significa poter scegliere le gomme. La Ferrari può provare la rimonta montando le dure, compound con il quale ha mostrato un buon passo durante le simulazioni di gara.

Leclerc, però, è di un altro avviso: “Non è il massimo… Se un vantaggio per noi lo vedremo, ma avrei preferito partire ottavo”.