La RB16 di Max Verstappen è apparsa in grande forma sulla pista di Portimao. Nel secondo turno di prove libere del GP del Portogallo, l’olandese ha fatto segnare il secondo tempo di giornata, con l’1:18.535 messo a referto a poco più di mezzo secondo dal crono di riferimento di Valtteri Bottas.
Ma più della prestazione, è stato l’incidente con Stroll a mettere pepe alla giornata. Infatti, quando mancavano poco più di 15 minuti a fine turno, Max e Lance si sono trovati ruota a ruota sul rettilineo principale, a DRS spalancato, come se fossero in piena lotta per la posizione in gara.
La dinamica della collisione
Entrambi erano nel loro giro lanciato, con l’olandese che aveva preso la scia del canadese e aveva scelto la traiettoria interna per passare in curva 1. Peccato, però, che Stroll, a gas spalancato, non abbia visto alla sua destra la RB16 #33 chiudendo la curva come se non ci fosse nessuno… Contatto inevitabile, con la RP20 in ghiaia e la Red Bull ai box a riparare la sospensione anteriore sinistra.
Un malinteso nato dal fatto che entrambi erano impegnati in un tentativo di attacco al tempo e hanno sottovalutato le reazioni dell’altro: saranno i giudici a stabilire le eventuali colpe.
“Non voglio parlarne troppo perché sono rimasto sorpreso da come ha chiuso la curva mentre stavo arrivando - Ha detto Verstappen - Non sapevo dove andare Stavo iniziando il mio giro, lui aveva appena finito il suo. Vedremo cosa succederà, è solo un peccato che ci siamo toccati, è stato tutto molto inutile”.
La RB16 ha margine
Incidente a parte, la monoposto si è comportata bene, dando indicazioni positive. Max, nel complesso, è soddisfatto di come si sia chiusa la giornata, nonostante le difficoltà che scoprire una pista nuova comporta: “Non è stato semplice, il nuovo asfalto è civoloso c’è solo una traiettoria dove poter guidare, se si va larghi non c’è aderenza. Le gomme ci mettono un po’ a riscaldarsi, ma è ne complesso è stato un pomeriggio positivo. La macchina è migliorata tra primo e secondo turno di libere, ma ci sono ancora margini sui quali lavorare per migliorare. Vediamo domani”.