Con il GP del Portogallo ormai finito, è arrivato il momento di scoprire chi sono stati i top e i flop della gara. Ecco l'appuntamento consueto con le nostre pagelle, guardate qui e diteci la vostra
Chi sono i TOP
Lewis Hamilton
C'è sempre lui tra i top, ma come fai a non metterlo? Due vittorie su due a Portimao, secondo successo stagionale, 97° affermazione della carriera. Pur senza la pole position, Lewis Hamilton è riuscito a vincere dalla seconda casella di partenza, come accaduto nelle ultime quattro volte in cui è scattato dalla seconda posizione. Come lo scorso anno, Lewis ha vinto passando in pista i rivali: Bottas nel 2020, Valtteri e Verstappen quest'anno. Sorpassi di forza, arrivati senza possibilità di replica. Niente da fare per Max, troppo timido Bottas nel concedere spazio all'esterno, e dopo 20 giri la corsa era virtualmente chiusa. L'inglese ha ammesso di avere avuto qualche difficoltà ad interpretare Portimao, tra asfalto scivoloso e vento forte, ma ha anche sottolineato i passi avanti della W12: ed ora guarda con fiducia a Barcellona, feudo Mercedes in tutta l'era ibrida ad eccezione del 2016, quando lui e Rosberg giocarono all'autoscontro. Al Montmelò, Lewis vince ininterrottamente da quattro edizioni, e sulla pista catalana si affaccerà da favorito.
Hamilton e Verstappen, rispetto reciproco
Max Verstappen
Ormai inizia a spazientirsi. “Rimettessero la ghiaia...”, si è lasciato sfuggire una volta appreso che il punto del giro veloce, anziché a lui, era finito a Bottas. Sempre per una questione di track limits, la stessa che il giorno prima gli aveva tolto la pole position. Per carità, il regolamento, almeno per quanto riguarda i giri veloci in qualifica ed in gara, parla chiaro. Parla chiaro, l'ormai famigerato articolo 27.3 del Regolamento Sportivo, ma non piace. Per il semplice motivo che non è bello, per l'appassionato medio, stare dietro alla faccenda dei track limits. Una faccenda che ormai risulta stucchevole, e non per fare i nostalgici, ma Max ha ragione: se i track limits stanno ormai sfuggendo di mano, meglio rimettere la ghiaia. I limiti di pista, soprattutto in questo momento, sono come quei tormentoni estivi, più li ascolti e più li canticchi; e più vediamo togliere giri veloci, più viene da parlarne. Con la ghiaia, avremmo altro di cui discutere. Nel frattempo, lui il suo lo fa: anche ieri ci ha provato, ha attaccato Lewis quando ha potuto, ma niente ha impedito all'inglese di ripassarlo. Max ha salvato il salvabile prendendosi un 2° posto non scontato, con l'aiuto del team che lo ha messo nelle condizioni di tentare l'undercut: Bottas è uscito davanti, ma con gomme già in temperatura l'olandese ne ha approfittato per passare subito. Tre punti in più che possono dire tantissimo.
Hamilton: "Ho azzeccato l'attacco a Max"
Lando Norris
Sorpassi ad Ocon, Sainz e Perez, poi gara stabile e ritmo eccellente con la gomma media che su altre vetture è crollata, ma non sulla sua. Il Lando Norris dell'avvio del mondiale 2021 è un inno alla concretezza, con tre top-5 centrate da inizio anno. A Sakhir ha chiuso 4°, poi 2° ad Imola e 5° a Portimao, con la quinta posizione che rappresenta il massimo piazzamento in una domenica in cui non si verificano intoppi su una Mercedes o una Red Bull. Ricciardo ha tutte le scusanti del caso, ma intanto è Lando ad essere la colonna portante di questa McLaren: 37 dei 53 punti raccolti da Woking sono suoi, tanto di cappello. Il britannico è terzo in classifica, e sta sfruttando pienamente il potenziale di un'ottima MCL35M. Nei primi tre GP, la coppia McLaren è stata l'unica ad ottenere sei piazzamenti a punti su sei, un dato incoraggiante. Ma per adesso, Lando ha una marcia in più rispetto a Daniel.
GP Portogallo: la gara in 5 punti