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GP Russia, Verstappen: "Io sotto pressione? Lewis non mi conosce"

© Getty Images
Per Max Verstappen è un GP di Russia che parte in salita, a causa delle tre posizioni di penalità in griglia rimediate per l'incidente con Lewis Hamilton a Monza. Una decisione presa dai commissari quando l'olandese già si stava avviando in aeroporto per rientrare a casa, come ha raccontato lui stesso nella conferenza stampa che apre il fine settimana di Sochi.
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Verstappen guarda oltre

Max ha fatto capire di avere un'idea molto chiara, ribadita recentemente, ma non è voluto tornare sulla questione: "Alla fine i giudici hanno preso questa decisione e non devo essere per forza d'accordo con loro. Io ovviamente ho la mia opinione, ma adesso vogliamo guardare avanti e trarre il massimo dalla nostra situazione. Certo una penalità non è l'ideale, ma non è nemmeno la fine del mondo. Non vedo l'ora che cominci il weekend di gara, il meteo potrebbe giocare di nuovo un ruolo importante e provocare sorprese. Dobbiamo vedere come andrà, ma sono molto fiducioso che possiamo avere un buon fine settimana".
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Lewis stava bene

Sull'episodio di Monza, Max ha voluto chiarire di essersi allontanato dalle vetture incidentate solo dopo essersi reso conto che Hamilton stesse bene: "Ci sono molti ipocriti nel mondo. Sono uscito dalla macchina, ho guardato la sua ed ho visto che stava provando a fare retromarcia, quindi ho pensato che stesse assolutamente bene. Poi ho visto che il lunedì o il martedì è volato in America per una serata di gala, quindi penso che si fosse già ripreso e che avesse tutto sotto controllo".
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Max totalmente rilassato

Sochi è letteralmente un fortino Mercedes, con sette vittorie e cinque pole position in sette edizioni. Una statistica che non spaventa l'olandese, sebbene abbia riconosciuto che il circuito sorto nel villaggio olimpico non sia il più adatto per la sua Red Bull: "Difficile dire se saremo in grado di interrompere il dominio Mercedes su questa pista. Effettivamente le cose per noi non sono andate malissimo lo scorso anno, ma è anche vero che non si tratta del circuito più adatto a noi. In questa stagione però è tutto un po' diverso. Indipendentemente dalla pista, quest'anno in generale siamo stati più competitivi dell'anno prima. Pressione per la lotta al titolo? Chi mi conosce sa quanto sono rilassato. Non importa essere davanti in classifica o no, avere una grande macchina in grado di vincere ogni gara è la sensazione migliore possibile. Lewis dice che potrei soffrire la pressione? Evidentemente non mi conosce, mi concentro solo su me stesso. Altri incidenti con Lewis? Penso che dipenda da entrambe le parti, non sono rimasto coinvolto solo io".
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