“Da Barcellona in poi ci saranno novità in ogni GP, ma la filosofia di base della vettura non cambierà”. Stampiamoci a fuoco queste dichiarazioni di Vasseur per comprendere a fondo la natura di questo primo, corposo pacchetto di aggiornamenti che la Ferrari ha portato al GP di Spagna. Sono step per cercare qualche vittoria nel 2023 e preparare il lavoro, già iniziato, per il 2024. E stop.
I concetti Red Bull sulla Ferrari
Fatta la doverosa premessa è sulla monoposto di Sainz che si sono intraviste le novità. Infatti, la Rossa di Leclerc è in configurazione standard, per prove di comparazione durante le libere e per strategia, in modo tenere occhi indiscreti lontani fino all’ultimo dalle novità.
Si può dunque definire morto il concetto principale della F1-75. Non ci sono più le pance scavate a cucchiaio, abbandonate per riprendere la filosofia Red Bull. Le fiancate prendono quindi una linea spiovente, che va a rastremarsi verso la parte posteriore della monoposto, in modo da orientare i flussi d’aria verso la parte bassa della vettura e convogliarli verso il diffusore. Cambio di impostazione che ha fatto sparire anche le prese d’aria presenti nelle “vasche”: l’aria calda, in questa configurazione, viene estratta dai lati del cofano motore.
Le altre novità viste fino ad ora, sono i nuovi profili alari della parte superiore dell’Halo, la carenatura degli specchietti accorciata e il fondo, che presenta due fenditure nella parte vicina alle ruote posteriori.