        Il Covid &egrave; gi&agrave; alle spalle per entrambi, uno spiacevole ricordo superato in fretta. Ed oggi Charles Leclerc e Pierre Gasly, amici ben prima di incrociarsi in Formula 1, possono godersi le loro giornate a Dubai, a girare sui kart, per imettere in moto muscoli e riflessi in vista dei test di met&agrave; marzo. FDA, ecco i programmi per il 2021 In pista con il team di Leclerc Per un pilota tornare a guidare sui kart &egrave; sempre un piacere, soprattutto dopo delle settimane di inattivit&agrave; e dopo il virus. Leclerc lo aveva contratto a met&agrave; gennaio, Gasly alla fine dello stesso mese. Per entrambi non &egrave; stato invadente e non ha lasciato strascichi. I due si sono allenati sui mezzi della squadra kartistica di Leclerc, nata in collaborazione con Birel ART. Il tutto &egrave; stato documentato sui social, con il ringraziamento all'amico da parte del francese: &ldquo;Tanto divertimento ieri! E' stato grandioso tornare a girare in pista, grazie a Charles Leclerc per avermi fornito tutto&rdquo;. Calendario F1, la necessit&agrave; delle rotazioni secondo Brown             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da PIERRE GASLY  (@pierregasly)            

I due amici, di nuovo negativi al Covid, si sono allenati a Dubai sui kart messi a disposizione dalla squadra del pilota della Ferrari

Covid sconfitto, Leclerc e Gasly si allenano sui kart a Dubai

        La quarantena pressoch&eacute; mondiale ha colto di sorpresa molte persone, rimaste bloccate lontane da casa. Poi c'&egrave; chi ha scelto volontariamente di viaggiare il meno possibile e di non rientrare, ed &egrave; il caso di Pierre Gasly, rimasto per due mesi a Dubai.&nbsp; La Williams &egrave; in vendita! I motivi della quarantena a Dubai Dopo un lungo periodo nel Golfo Persico il francese dell'AlphaTauri &egrave; per&ograve; rientrato a casa, cosa che aveva preferito non fare prima, come racconta lui stesso a Gulf News. Il francese ha scelto di fermarsi negli Emirati Arabi mentre rientrava dall'Australia, una decisione presa non solo per proteggere i genitori e gli affetti da un possibile contagio: "Ci&ograve; che mi ha fatto prendere la decisione di rimanere a Dubai &egrave; che avevo a disposizione strutture migliori l&igrave; che in Francia. Mi sono allenato duramente negli ultimi due mesi, la cosa positiva &egrave; che siamo stati veramente concentrati sull&rsquo;allenamento dal momento in cui siamo arrivati a Dubai. Ci siamo allenati sei giorni alla settimana, tre giorni per il cardio e tre per palestra e forza. Abbiamo avuto molto tempo per lavorare e provare a migliorare la condizione fisica. Mi sentivo pronto per questa stagione, ora sono pi&ugrave; in forma&rdquo;. Il francese ha potuto anche spendere un paio di giorni su una pista di go kart, ed &egrave; stato uno dei pochi ad avere questo "lusso", a conferma che il periodo lontano da casa non &egrave; stato poi cos&igrave; duro: "Devo essere sincero, mi sono veramente goduto il tempo trascorso a Dubai negli ultimi due mesi, e probabilmente mi mancher&agrave;, ma torner&ograve; sicuramente, perch&eacute; &egrave; un posto che mi piace davvero". Ecclestone: "Hamilton pu&ograve; vincere per altri 10 anni, a Vettel consiglio un anno sabbatico" Un anno molto strano Gasly, come tutti i colleghi, non ha mai avuto cos&igrave; tanto tempo libero a disposizione: "E' la prima volta che in vita mia aspetto cos&igrave; tanto tra una gara e l'altra. L'ultima &egrave; stata a dicembre ad Abu Dhabi ed ora ho bisogno della competizione, non vedo l'ora di tornare in macchina. In questo periodo dell'anno di solito viaggiamo ogni tre giorni, &egrave; tutto un andare all'aeroporto, toccare paesi diversi e di solito siamo molto stanchi mentre proviamo a recuperare". Il francese adesso riprender&agrave; i ritmi di vita quotidiana, continuando ad allenarsi in Francia, fino a quando poi potr&agrave; tornare in Italia e vivere vicino alla squadra. Gasly ed il Casco d'Oro 2019       

Il francese, di ritorno da Melbourne, aveva volontariamente deciso di fermarsi nel Golfo Persico per non rischiare di contagiare i propri cari in caso di positivit&agrave;

Gasly di nuovo a casa: "E' stato bello vivere a Dubai"

Ben 89 macchine hanno preso il via (tra GT e Turismo) a questa edizione 2018 della 24 Ore di Dubai, che fa parte della 24H Series Creventic. Una gara che si &egrave; corsa tra venerd&igrave; e sabato, e che alla fine ha visto prevalere la Mercedes n.2 del team Black Falcon con il nostro Gabriele Piana in equipaggio con Abdulaziz Al Faisal, Hubart Haupt e Yelmer Buurman alla guida. Ma ovviamente nel corso delle 24 ore della competizione vi sono stati numerosi episodi e non tutto si &egrave; svolto linearmente.  Diversi sono stati gli incidenti che hanno causato neutralizzazioni da &quot;Code 60&quot; soprattutto nella prima parte della notte, e quello decisivo &egrave; stato nella seconda met&agrave; di gara quando la Mercedes n.3 guidata da Stolz (assieme ad Al Qubaisi, Bleekemolen e Metzger), in quel momento al comando, ha incocciato nell&#39;altra Mercedes guidata da Eggimann. Da parte loro, i piloti dell&#39;Audi R8 LMS n.777 del team MS7 by WRT (Al Saud, Vergers, Vanthoor e Mies) erano tra i favoriti, ma alla fine non hanno potuto far altro che cercare di sopperire a tanti piccoli problemi tecnici, arrivando alla fine settimi.  Cos&igrave; alla fine &egrave; arrivata seconda la Porsche Manthey n.12 guidata da Klohs, Kern, Jaminet e M&uuml;ller, staccata di 2 giri (606 quelli percorsi dai vincitori). Piuttosto, a soli 5&quot;275 da questa si &egrave; classificata terza la Lamborghini n.964 del Grasser Racing Team. Guidata da Mirko Bortolotti in equipaggio con gli Ineichen ed Engelhart, la Huracan GT3 che aveva conquistato la pole in qualifica &egrave; stata vittima gi&agrave; a inizio gara di una serie di forature, che l&#39;avevano attardata talmente da farla ritenere ormai fuori dalla lotta. Invece &egrave; riuscita in una rimonta notevolissima che l&#39;ha portata ad agguantare il podio a un soffio dai secondi classificati.  Quarta assoluta e prima tra gli Am si &egrave; classificata la Mercedes SPS n.16 di Pierburg, M&uuml;ller, Arnold e Baumann, seguita dalla Corvette del V8 Racing di Braams, Huisman, vant&#39;Hoff, Abresh e Hutchison (ottavi assoluti) e quindi, anche qui con un distacco ridotto (18&quot;2), terza la Mercedes HTP n.25 di Hrachowina, Dontje, Schneider, Konrad e Bosi, che problemi sia di frizione che di alimentazione avevano tolto dalla lotta tra i top. Tra le GT4 hanno invece svettato le Audi R8 del Phoenix Racing, in particolare quella guidata da Fong, Lee, Fung Thong, O&#39;Young e Kwan, 26esimi assoluti. Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, da segnalare la vittoria di classe di Claudio Cappelli sulla Porsche 991-II Cup di RacePro, 17&deg; assoluto.  Molto animata anche la gara tra le Turismo TCE. Inizialmente la gara &egrave; stata condotta dalle Ginetta di classe SP3, ma gi&agrave; nella prima met&agrave; di gara quelle dei team Optimum e Century hanno dovuto abbandonare la corsa finite in fiamme. Cos&igrave; hanno cominciato a mettersi in evidenza le vetture di classe TCR, con Seat, Volkswagen, Audi e Peugeot in lotta ravvicinata. Ma anche tra loro non sono mancati problemi tecnici e di gara, cominciando dalla Seat n.129 di LMS Racing, fermatasi in pista mentre conduceva la categoria, ma alla fine comunque seconda. Ha cos&igrave; vinto la Golf n.130 del team Liqui Moly, con Engstler, Thoma, Leuchter e Vernay, 24esimi assoluti. 

Gabriele in equipaggio con AlFaisal-Haupt-Buurmen ha preceduto la Porsche Manthey e la Lamborghini Grasser con Bortolotti

24 Ore Dubai: si impone la Mercedes del Black Falcon con Piana

Il campione del Mondiale Endurance&nbsp;insieme a Daniel Allemann, Ralf Bohn, Robert Renauer e Alfred Renauer ha vinto la prima gara stagionale&nbsp;della serie Creventic 24H 2017.&nbsp;Ottimo secondo posto per il nostro Matteo Cairoli, sull&#39;altra Porsche del Manthey Racing condivisa con Klohs-Muller-Krumbach, mentre la prima delle Mercedes AMG del Black Falcon &egrave; terza con Engel-AlFaisal-Haupt-Buurman-Broniszewski.

24 Ore di Dubai 2017, vince Hartley su Porsche: foto

Parte bene per la Porsche la stagione Endurance internazionale, con il successo alla 24 Ore di Dubai, prima prova della serie Creventic 24H 2017, che si corre soprattutto con le GT3 e ha visto 92 macchine al via.  La 911 di nuova generazione ha infatti spezzato la serie di vittorie Mercedes, aggiudicandosi la gara con la 991 GT3 R di Herbert Motorsport e con l&#39;equipaggio composto dal campione WEC Brendon Hartley (alla sua seconda gara in GT) insieme a Daniel Allemann, Ralf Bohn, Robert Renauer e Alfred Renauer.  Ottimo secondo posto per il nostro Matteo Cairoli, sull&#39;altra Porsche del Manthey Racing condivisa con Klohs-Muller-Krumbach, mentre la prima delle Mercedes AMG del Black Falcon &egrave; terza con Engel-AlFaisal-Haupt-Buurman-Broniszewski.  La competizione &egrave; stata difficile e costellata di incidenti, con ben 22 neutralizzazioni di tipo &quot;Code 60&quot; che hanno occupato quasi 6 delle 24 ore di gara. Proprio un incidente nella nottata alla Porsche n.12 su cui guidava anche Cairoli, che &egrave; costato tempo in riparazioni facendo scendere al 5&deg; posto momentaneo, ha consegnato la leadership alla Porsche n.911 vincitrice, che ha completato 578 giri della pista araba. Altri incidenti hanno eliminato alcuni protagonisti, come quello che ha coinvolto la Mercedes n.2 di Al Qubaisi e la Lamborghini n.963 di Bortolotti.  Da dimenticare la gara per il marchio di Sant&#39;Agata, visto che anche la Huracan GT3 n.964 &egrave; stata costretta al ritiro per incidente, la n.7 di Amici &egrave; andata a fuoco e la n.21 di Mapelli &egrave; riuscita a finire 21esima dopo numerosi problemi.  Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, da segnalare la partecipazione della Lotus Elise Cup di D&#39;Aste, Pasotti, Pegoraro, Bartyan e Vinke, finita al 47&deg; posto assoluto e 3&deg; di classe A3. Mentre Stanco ha ottenuto il 59&deg; posto con una Clio (4&deg; di classe A2) e Piana con una Cayman &egrave; finito 80&deg; (17&deg; di classe GT4). 

Nella gara inaugurale della serie Creventic va male a Cairoli, comunque 2&deg;. Problemi per Bortolotti, Mapelli e Amici

24H Dubai: Hartley porta alla vittoria la nuova Porsche GT3

Ken Block: Gymkhana a Dubai

La prima delle sette tappe che caratterizzeranno la stagione 2016 della 24H Series si &egrave; corsa sul circuito di Dubai. Oltre 100 le vetture al via, 19 delle quali iscritte alla classe &ldquo;regina&rdquo;, la A6 Pro riservata alle GT3.  NOTTE MAGICA - A portare a casa la vittoria, dopo oltre 588 giri, &egrave; stata l&rsquo;Audi R8 LMS guidata da Laurens Vanthoor, Alain Fert&eacute;, Michael Meadows e Stuart Leonard. I quattro sono stati bravi a fare la differenza nelle ore di guida al &ldquo;buio&rdquo;, scavalcando nella notte l&rsquo;Audi del Team Land Motorsport, rallentata dalla mancanza di carburante nel serbatoio.    MERCEDES SUL PODIO - Secondo, a cinque giri dai vincitori, si &egrave; piazzato il Team Black Falcon: alla guida della Mercedes SLS AMG GT3 c&rsquo;erano Adam Christodoulou, Oliver Webb, Oliver Morley, Abdulaziz al Faisal e Frankie Montecalvo. La SLS AMG &egrave; riuscita a controllare nel finale gli attacchi dell&rsquo;altra Audi, quella di Christer Jons, Andreas Weishaupt, Isaac Tutumlu, Matias Henkola e Daniel Abt, terzi a 8 minuti e bravi ad avere la meglio su una delle due Lamborghini del Team Konrad, fermata da un problema al motore.  SFORTUNA AZZURRA - Molto forte stavano andando i due italiani Matteo Malucelli e Matteo Cressoni, che insieme a Pisarik e Kox si sono alternati al volante della Ferrari 458 Italia preparata dalla Scuderia Praha: in testa alla gara alla nona ora, sono stati costretti al ritiro per un fuoripista causato contatto con una Ginetta, che ha messo ko il retrotreno.  TRICOLORE TRA I PRIMI 10 - A proposito di italiani, Fabio Babini, uno dei quattro piloti del Team Konrad, ha contribuito a portare l&rsquo;altra Lamborghini Huracan della scuderia al settimo posto finale. Ritiro, invece, per Daniel Zampieri sulla Porsche 997 di Attempto Racing (classe A6-Am).  Il prossimo appuntamento con la H24 Series si correr&agrave; il 18-19 marzo al Mugello.  Federico Porrozzi    

Sul circuito arabo si &egrave; corsa la prima delle sette tappe della 24H Series: trionfo per la vettura tedesca, che ha fatto la differenza durante la notte

24 Ore Dubai: vittoria per Audi Team WRT

24 Ore Dubai, oro nero Mercedes

La Mercedes SLS AMG GT3 n.2 del Black Falcon ha dominato la decima edizione della 24 Ore del Dubai, gara inaugurale della International Endurance Series. Al via il poleman Martin Ragginger aveva tenuto il comando con la Porsche 997 GT3-R dell&rsquo;AutoTech (condivisa con Klohs, Richter e Muller) ma poi la macchina non ha passato la notte, costretta al ritiro per vari danni successivi. Cos&igrave; alla lunga nessuno ha resistito alla cavalcata vincente della SLS guidata da Abdulaziz Al Faisal, Hubert Haupt, Yelmer Buurman e Oliver Webb.  Poco hanno potuto i vincitori dell&rsquo;anno scorso, il team Stadler Motorsport, la cui Porsche 997 &egrave; stata vittima di vari inconvenienti, come pure l&rsquo;altra SLS del Black Falcon che &ldquo;ospitava&rdquo; Bleekemolen e Schneider, oltre a Simonsen (Andreas), ma che ha sbattuto alla quarta ora mentre guidava Al Qubaisi. Del resto gi&agrave; nella prima ora si sono avute sorprese, come quando Kenneth Heyer &egrave; andato a sbattere finito in testacoda con la SLS n.9 nel doppiare una Seat, ma anche in positivo come il grande numero di Nicky Pastorelli quando ha sfruttato un gruppetto di doppiati &ldquo;incrociandoli&rdquo; alla perfezione con la sua Corvette ZR1 per superare la SLS di Thomas Jaeger.  In questa gara sono dunque stati numerosi i &ldquo;code 60&rdquo; (per 13 volte &egrave; uscita la caratteristica bandiera violacea) dovuti ad incidenti vari, vale a dire il regime in cui tutti dovevano andare a 60 km/h massimi senza presenza di safety car. Ma la gara ha visto anche una bella lotta per il secondo posto finale fra la SLS n.30 di Arya-Jaeger-Onslow-Christodoulou, l&rsquo;altra SLS n.33 di Pierburg-Arnold-Assenheimer-Muller (prima di finire incidentata poco dopo l&rsquo;alba) e la Ferrari 458 n.88 del Dragon Racing con Mohammed Jawa, Jordan Grogor, Matt Griffin e Rob Barff. Questi ultimi sono giunti terzi assoluti ma anche primi nella classe Am, in cui hanno preceduto la Nissan GT-R di Strauss-Sanchez-Khanen-Hammann-Paletou: questi sono tutti piloti della Nissan GT Academy, provenienti cio&egrave; dalla&hellip; Playstation!  Al sesto posto assoluto troviamo un'altra Ferrari, la n.4 della Scuderia Praha che Malucelli divideva con Pisarik-Jirik-Kox. Bella prova anche per Matteo Cairoli, in gara fra gli Am con la Porsche n.11 di Fach Auto Tech (condivisa con Wagner-Bruder-Keller-Arnold) e in grado ad un certo punto di salire secondo assoluto, prima del ritiro mentre guidava Arnold. Ora il prossimo appuntamento della serie sar&agrave; proprio in Italia, con la 12 Ore del Mugello programmata per il 13-14 marzo.  Maurizio Voltini    

La SLS del Black Falcon vince la gara inaugurale della International Endurance Series

Dominio Mercedes alla 24H di Dubai

Tutto &egrave; pronto per la 24 Ore di Dubai, prima prova dell&rsquo;International Endurance Series (la seconda gara sar&agrave; al Mugello con la 12H del 13-14 marzo), che prender&agrave; il via quando in Italia saranno le ore 11 (le 14 locali). Per la decima edizione di questa gara endurance sono schierate pi&ugrave; di 90 vetture, fra GT e Turismo, fra le quali spiccano - anche ai sensi della vittoria assoluta - le GT3 della classe A6. Ma bisogner&agrave; stare attenti anche alle &ldquo;silhouette&rdquo; della classe SP2, fra cui Maserati GT, Audi R8 e Focus V8.  Dopo le qualifiche, in cui l&rsquo;austriaco Martin Ragginger ha messo in pole position la Porsche 997 GT3 R n.12 che divide con Klohs-Richter-Muller, troviamo in prima fila anche la Mercedes SLS AMG GT3 n.2 di Al Faisal-Haupt-Buurman-Webb, staccata di 3 decimi. Sono presenti anche tre Ferrari 458 GT3: la n.15 del Glorax Racing scatter&agrave; 11esima (con Alexandrovich-Mastronardi-Lancieri-Deverikos-Tutumlu) mentre la n.88 del Dragon Racing partir&agrave; 15esima (con Jawa-Grogor-Barff-Griffin). Partir&agrave; invece dal fondo, per problemi in qualifica, la n.4 della Scuderia Praha (con Malucelli-Cox-Pisarik-Jirik).  Maurizio Voltini

Partenza alle ore 11 italiane per la prima prova dell'International Endurance Series a Dubai

24 Ore di Dubai: inizia la stagione endurance

Fernando Alonso &egrave; sempre pi&ugrave; cittadino del mondo. Dopo la Svizzera, dopo essere tornato nella sua Oviedo in Spagna, adesso trascorre lunghi periodi negli Emirati Arabi, a Dubai.  Proprio qui, oggi, si &egrave; dedicato a un allenamento speciale, in una giornata organizzata dallo sponsor Santander. Al mattino esercizi in spiaggia, cross-training, potenza fisica e tonificazione muscolare. A seguire, mezz&rsquo;oretta di karting defatigante. Poi bicicletta. Alla fine, per non farsi mancare nulla, una partitella a calcio di 40 minuti con compagni di eccezione: Diego Armando Maradona e gli altri ex calciatori Michel Salgado, Alfonso Perez e Patxi Salinas.  Chiss&agrave; se Fernando, che di solito &egrave; piuttosto individualista, ha passato la palla ai suoi compagni... Ad ogni modo, alla fine erano tutti sudati, pur con diversit&agrave; evidenti nella forma fisica.  La Ferrari ha in programma adesso un &ldquo;filming day&rdquo; in Bahrain prima della ripresa dei test. Sar&agrave; l&rsquo;occasione per Alonso e Raikkonen di fare qualche Km extra con la F14 T.  &nbsp;

A Dubai una partita di calcio prima del &ldquo;filming day&rdquo; in Bahrain

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