Il 4 volte Campione F.1 è sceso in pista in Spagna al volante dell'Hypercar di Zuffenhausen insieme ad altri piloti della Casa tedesca

Vettel, il test ad Aragon con la Porsche 963

Il pilota tedesco è stato tra i grandi protagonisti dell'evento organizzato da Red Bull al Nürburgring, al volante della RB7

Vettel, show al Nürburgring con la Red Bull Campione del Mondo

        Il 2015 fu un anno di grandi soddisfazioni per la Scuderia Ferrari: dopo la disastrosa stagione precedente, i tecnici di Maranello misero a punto una monoposto veloce e affidabile, la SF15-T, che nelle mani di un Sebastian Vettel alla sua prima stagione in Rosso ottenne tre vittorie. L'ultimo di questi successi arriv&ograve; a settembre, nel GP cittadino di Singapore tanto amato da Seb. Il quale, dopo aver tagliato il traguardo in prima posizione, decise di omaggiare la Ferrari cantando una versione rivista e corretta de &ldquo;L'italiano&rdquo; di Toto Cutugno. Vettel e il suo "lasciatemi guidare" Autore della pole position nelle qualifiche del sabato, Vettel vinse il gran premio di Singapore gestendo il vantaggio sulla Red Bull di Daniel Ricciardo, giunto secondo alle sue spalle, e sull'altra Ferrari di Kimi Raikkonen. Appena finito il GP, nel giro d'onore, Seb decise di mandare un messaggio di ringraziamento al team, tramite la radio. E fu cos&igrave; che inizi&ograve; a cantare la sua personalissima versione de &ldquo;L'italiano&rdquo;, trasformando il famosissimo &ldquo;lasciatemi cantare&rdquo; di Cutugno in &ldquo;lasciatemi guidare&rdquo;.  &ldquo;Lasciatemi guidare / perch&eacute; non sono lento / lasciatemi guidare / una gara bella!&rdquo; Quella di Singapore non &egrave; stata l'unica canzone italiana iconica rivista da Sebastian. Che nel 2020, in occasione del suo ultimo GP con la Ferrari, dedic&ograve; alla squadra una versione personalizzata di &ldquo;Azzurro&rdquo; di Adriano Celentano. Vettel e il sogno nel cassetto: vorrei una F2004 di Schumacher        

<p>Dopo la vittoria nel GP di Singapore, Sebastian cant&ograve; in radio una versione personalizzata della famosa canzone: "lasciatemi guidare!"</p>

Quando Vettel cantò "L'italiano" di Toto Cutugno per ringraziare la Ferrari

        Quando, nel 1987, il manager austriaco Dietrich Mateschitz lanci&ograve; sul mercato la sua nuova bevanda energetica, la Red Bull, probabilmente nessuno si aspettava che un giorno sarebbe nata una scuderia di Formula 1 con questo nome. E sicuramente in pochissimi avrebbero potuto anche solo immaginare che tale team sarebbe diventato uno dei pi&ugrave; vincenti nella storia della F1, al punto da ottenere ben 100 vittorie in meno di due decenni di attivit&agrave; e collezionando Titoli Mondiali. Tutto inizia, per Red Bull Racing, nella stagione 2005: i piloti della nuova squadra, nata dalle ceneri della Jaguar, sono il britannico David Counthard e l'austriaco Christian Klien, poi sostituito per alcuni GP dall'italiano Vitantonio Liuzzi. Il motore &egrave; fornito da Cosworth, e sin dalla gara d'esordio la nuova squadra si mostra competitiva, portando entrambe le monoposto a punti. Una competitivit&agrave; confermata nella stagione 2006, l'unica in cui il team sfrutta il motore Ferrari conquistando il suo primo podio, e nelle annate successive. Red Bull, da 0 a 100 in 15 anni Per vedere la Red Bull salire per la prima volta sul gradino pi&ugrave; alto del podio bisogner&agrave; per&ograve; aspettare il 2009, quando un certo Sebastian Vettel, gi&agrave; vincitore a Monza l'anno prima con la scuderia satellite Toro Rosso, ottiene il successo nel GP di Cina. Da l&igrave; per la squadra anglo-austriaca &egrave; l'inizio di un percorso inarrestabile fatto di vittorie, pole, Titoli e record. Con pochissimi passi falsi, come la stagione 2015 (l'unica senza vittorie dal 2009 ad oggi) e un asso nella manica, il progettista inglese Adrian Newey, capace di dare vita ad alcune delle monoposto pi&ugrave; vittoriose nella storia della F1. Cento le vittorie ottenute da red Bull nella sua ormai quasi ventennale avventura in Formula 1, ma solo cinque i piloti che sono stati capaci di vincere con le vetture di Newey. Eccoli: Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Sergio Perez &ndash; 5 vittorie  Foto: LAT/Motorsport Images Correre al fianco di un cannibale non &egrave; mai facile, soprattutto se quel cannibale si chiama Max Verstappen. Ciononostante, nelle sue stagioni passate a Milton Keynes, Sergio Perez &egrave; riuscito a ritagliarsi il suo spazio all'interno del team Red Bull, conquistando in due stagioni e mezzo 5 vittorie. Arrivato nella scuderia anglo-austriaca nel 2021 per sostituire Alex Albon, il messicano ha vinto il suo primo GP con Red Bull in quello stesso anno, in Azerbaijan. Una costante, quella dei circuiti cittadini, che ha accompagnato finora Perez in tutte le sue vittorie targate RB: nel 2022 infatti Checo ha trionfato tra i muretti di Monaco e Singapore, e quest'anno nelle strade di Jeddah e di nuovo Baku. Partito con l'intenzione di lottare ad armi pari per il Mondiale con Verstappen, Perez &egrave; sembrato aver smarrito la retta via negli ultimi gran premi, nei quali non &egrave; riuscito neppure a salire sul podio.&nbsp; Attualmente Checo &egrave; ultimo nella classifica dei piloti che hanno vinto dei GP con Red Bull: riuscir&agrave; a superare qualcuno dei suoi predecessori? Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Daniel Ricciardo &ndash; 7 vittorie  Foto: Motorsport Images Quella di Daniel Ricciardo in Red Bull &egrave; stata una parabola tanto scintillante quanto rapida. Debuttante nel 2011 con la modesta HRT, il sorridente australiano &egrave; arrivato a Milton Keynes nel 2014 dopo appena due stagioni in Toro Rosso per sostituire il connazionale Mark Webber. Affiancato al 4 volte Campione del Mondo Sebastian Vettel, Ricciardo inaspettatamente vince il confronto con il tedesco mettendo in cassaforte tre successi (Canada, Ungheria e Belgio). L'anno successivo anche Vettel lascia Red Bull per accasarsi in Ferrari, e Ricciardo si trova a condividere i box con il russo Daniil Kvyat. Una convivenza che per&ograve; dura solo poco pi&ugrave; di una stagione, perch&eacute; nel GP di Spagna del 2016 debutta sulla Red Bull, subito da vincente, l'astro nascente Max Verstappen. La convivenza tra l'australiano e l'olandese si rivela rapidamente difficile, e bench&eacute; vinca altre 4 gare con RB (Malesia 2016, Azerbaijan 2017, Cina e Monaco 2018) Ricciardo finisce per lasciare Milton Keynes dopo appena cinque stagioni di permanenza e con tanti sogni di gloria mai realizzati. Dopo alcuni anni senza troppe soddisfazioni (con l'eccezione di una vittoria a Monza nel 2021) tra Renault e McLaren, il pilota australiano &egrave; tornato in questa stagione in casa Red Bull, sia poure solo nel ruolo di pilota di riserva. Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Mark Webber &ndash; 9 vittorie  Foto: Motorsport Images Dopo Sebastian Vettel, Mark Webber &egrave; stato il secondo pilota a ottenere una vittoria con Red Bull. Esordiente nel 2002 con la Minardi, il pilota australiano prima di sbarcare a Milton Keynes aveva militato in Jaguar e Williams, per poi guidare la Red Bull dal 2007 affiancato da Coulthard e, appunto, Vettel. Nella stagione 2009 Mark ottiene due successi in Germania e Brasile, e l'anno successivo si trova in piena lotta per il Mondiale con il compagno di squadra e il ferrarista Fernando Alonso fino all'ultimo gran premio. Nel 2010 Webber vince le gare di Spagna, Monaco, Gran Bretagna e Ungheria, ma alla fine &egrave; Vettel a conquistare il primo Titolo iridato marchiato Red Bull. L'anno successivo, il 2011, &egrave; un monologo del tedesco, con Webber che conquista il solo GP del Brasile. Nel 2012 Webber pare in grado di rilanciarsi vincendo a Montecarlo e Silverstone, ma poi &egrave; ancora Vettel a confermarsi Campione del Mondo. Quella in Gran Bretagna sar&agrave; anche l'ultima vittoria per l'australiano, che poi decider&agrave; di ritirarsi al termine della trionfale &ndash; per Vettel &ndash; stagione 2013. Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Sebastian Vettel &ndash; 38 vittorie  Foto: Sutton/Motorsport Images L'enfant prodige di Red Bull, ancora pi&ugrave; di Max Verstappen: Sebastian Vettel nei suoi anni a Milton Keynes ha collezionato record battendo colleghi ben pi&ugrave; esperti e consegnando alla scuderia i suoi primi successi. La prima gara in carriera Vettel la corre nel 2007, con la BMW Sauber, nel GP degli Stati Uniti, finendo subito a punti. Nella fase finale della stagione il giovane tedesco si sposta in Toro Rosso, in cui ottiene, l'anno successivo, una straordinaria vittoria nella gara di casa della scuderia, a Monza. Dopo aver regalato il primo successo alla Toro Rosso nel 2008, l'anno dopo Vettel fa lo stesso con la Red Bull, trionfando in Cina e facendo il bis in Gran Bretagna, Giappone e Abu Dhabi. Il 2010 &egrave; l'anno della consacrazione definitiva di Sebastian, che con 5 vittorie riesce a conquistare il suo primo Mondiale. Da l&igrave; il tedesco non si ferma pi&ugrave;: nel 2011 vince il secondo Titolo mettendo in cassaforte ben 11 primi posti. L'anno dopo la lotta &egrave; pi&ugrave; serrata, ma grazie al recupero nella seconda parte di stagione Vettel riesce a recuperare il distacco che accusava dalla Ferrari di Alonso e a mettere le mani sul terzo Mondiale, con 5 vittorie nel corso della stagione. Ma &egrave; il 2013 il vero anno dei record per Sebastian: sulla velocissima RB9 il tedesco sbaraglia la concorrenza trionfando ben 13 volte, di cui 9 consecutive nelle ultime 9 gare della stagione. &Egrave; l'ultimo acuto di Vettel in Red Bull, che al termine della stagione 2014, conclusa a secco di vittorie, passa in Ferrari in cerca di nuove avventure.&nbsp; Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Max Verstappen &ndash; 41 vittorie  Foto: Motorsport Images Se fare meglio di Sebastian Vettel poteva apparire quasi impossibile, Max Verstappen ha dimostrato che invece si poteva fare. E anche se non ha eguagliato il tedesco in termini di Mondiali (ne ha messi in cassaforte &ldquo;appena&rdquo; due) Verstappen &egrave; gi&agrave; a quota 41 vittorie con la scuderia anglo-austriaca. Anche lui passato per la &ldquo;academy&rdquo; Toro Rosso, dove ha fatto il suo debutto a soli 17 anni, Verstappen &egrave; sbarcato in Red Bull nel corso della stagione 2016, vincendo immediatamente alla sua prima apparizione, nel GP di Spagna. A differenza di Vettel, per&ograve;, le prime stagioni in Red Bull non sono ricche di trionfi: nel 2016 Verstappen vince una sola gara (quella gi&agrave; citata in Spagna), nel 2017 due (Malesia e Messico) a cui seguono altri due primi posti nel 2018 (Austria e Messico), tre nel 2019 (Austria, Germania e Brasile) e altre due nel 2020 (GP del 70&deg; Anniversario a Silverstone e Abu Dhabi). La svolta &egrave; nel 2021, la stagione della lunga lotta per il Titolo con Lewis Hamilton, finita trionfalmente per Max con 10 vittorie e il primo alloro mondiale. Sono poi cronaca recente i successi ottenuti dall'olandese nelle stagioni 2022 e 2023, in cui ha raccolto rispettivamente 15 e &ndash; finora &ndash; 6 vittorie di tappa. Domenica scorsa la numero 41, come Senna. Che &egrave; pure la numero 100 per Red Bull, dietro solo a Ferrari, McLaren, Mercedes e Williams. Ma il tempo per migliorare i record, per Red Bull e per Verstappen, non sembra stare giungendo al termine. Sfoglia le pagine per continuare a leggere l'articolo       

<p>Sono solo 5 i piloti che hanno vinto dei gran premi al volante della monoposto di milton Keynes. Insieme hanno trionfato 100 volte: ecco chi ha vinto e quanto</p>

Red Bull, i 5 piloti che hanno ottenuto le 100 vittorie del team

Da Vettel a Leclerc, passando per Alonso, Ricciardo e altri ancora: ecco i piloti che hanno deciso di portare una grafica speciale per i loro caschi ad Abu Dhabi

GP Abu Dhabi, tutti i caschi speciali per il finale di stagione

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Vettel, ecco l'ultimo casco del 4 volte iridato

Primo giro, curva 3. Leclerc si butta a vita persa provando un sorpasso impossibile, con il risultato di franare sopra il compagno di squadra e distruggendo entrambe le monoposto. Un tranquillo weekend di paura in casa Ferrari, con due auto fuori, 0 punti, 0 occasioni di provare il nuovo pacchetto aerodinamico e dei rapporti interni tutti da decifrare

GP Stiria, follia Ferrari: FOTO

Un&rsquo;altra spy story affiora in superficie. La Force India non si fida del &ldquo;fimling days&rdquo; Red Bull: cio&egrave; quelle giornate in teoria dedicate alle riprese filmate a scopi commerciali, dove &egrave; strettamente proibito collaudare parti nuove.  Vijay Mallya, il titolare della squadra di Silverstone, si &egrave; insospettito per una di queste giornate che la Red Bull ha svolto a Rockingham, una pista britannica che comprende un ovale da alta velocit&agrave; e una sezione interna. Per questo, il boss della Force India ha inviato un osservatore che spiasse le mosse della squadra campione del mondo.  Il sospetto &egrave; che la Red Bull approfitti di queste occasioni, in barba agli accordi presi fra i team, per sviluppare componenti destinate alla RB9. A mettere in allarme la Force India sarebbe stato anche l&rsquo;evidente salto di qualit&agrave; della Red Bull dopo la pausa estiva: Sebastian Vettel ha vinto tutte le gare dal Belgio in avanti.  Naturalmente Helmut Marko, gran consigliere di Milton Keynes, ha liquidato come sciocchezze queste voci. Ma la cultura del sospetto &egrave; ancora viva in Formula Uno.  &nbsp;

Mallya manda un osservatore. Sospetti sugli sviluppi

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