L'editoriale del Direttore: Un blitz a tutto gas

L'editoriale del Direttore: Un blitz a tutto gas

Con un Charles Leclerc monumentale. Devastante. Un implacabile predatore che per tre volte infila Max Verstappen con sorpassi da urlo correndo verso la terza vittoria di fila col cuore in tumulto

Andrea Cordovani

11.07.2022 13:48

Charles Leclerc che sul gradino più alto del podio del Red Bull Ring (si proprio a casa loro) intona il ritornello dell’Inno di Mameli è qualcosa che va oltre e scalda il cuore. Il sorrisetto sardonico che mostra a chi gli chiede conto sul futuro della stagione, è un messaggio chiaro agli avversari e anche un forte propellente per il popolo ferrarista dentro a un Mondiale di F.1 che ora diventa incandescente più che mai. Riaperto da una Ferrari letteralmente da sogno. A tutto gas. Sì, come nel finale strizzacoronarie del Red Bull Ring, con il monegasco alle prese con l’acceleratore che non rispondeva più al suo piede fatato. Ha usato tutto il mestiere del quale dispone per lasciare un’impronta gigantesca all’interno di una fase di stagione che si è trasformata in un girone dantesco. A tutto gas. Il monegasco della Ferrari che ha trafitto il cuore di tutti i tifosi della Rossa firma la sua terza vittoria della stagione in un momento decisivo. Dove non poteva più fallire.

Avevano invitato tutti alla festa di Max Verstappen, principe di Stiria. Lì dove la gente lo ammira, la torcida Orange s’era radunata per il grande happening del loro eroe sulla pista della Red Bull. Peccato che in tutto quel frastuono ci fosse anche Charles Leclerc in formato Pit Bull Ring pronto ad azzannare la vittoria, a non farsi più sfuggire dai denti un altro successo, l’ennesima illusione. Per la seconda volta di fila la super Red Bull che in Austria a sentire Helmut Marko, una sorta di re della saga mentale quando c’è da creare l’ambiente da bolgia, avrebbe fatto sfracelli è stata battuta dalla F1-75. Un’altra prova di forza straordinaria di una Rossa che fa sognare il suo popolo capace di dividersi ed esaltarsi con estrema disinvoltura. Un po’ come i tre sorpassi con i quali Leclerc ha chiarito a Verstappen che la lotta per il titolo con sarà solo una passerella trionfale per il campione del mondo in carica. Questi sono cazzotti che piegano le gambe. Quando prepari la festa, apparecchi la tavola regale e poi a vincere è il tuo rivale il contraccolpo è pesante.

Lo sa bene la Ferrari che dopo il blitz della Red Bull a Imola ha fatto fatica a rialzare la testa e a rimettersi in carreggiata. "Dobbiamo continuare a spingere fino in fondo". Ha chiarito Charles ai microfoni di Sky. Prima di tuffarsi nella bolgia rossa. Prima di cantare l’inno di Mameli, dopo aver ascoltato composto e partecipato quello monegasco, il sorriso stampato sul volto, i capelli impazziti come la squadra sotto al podio. Gino Rosato che tiene tra le mani una bandiera con su stampato EssereFerrari. Uomini e donne in rosso con le lacrime agli occhi e tanta voglia di urlare al mondo che il Cavallino è davvero Rampante. L’entusiasmo rosso tracima in Stiria. Con un Charles Leclerc monumentale. Devastante. Un implacabile predatore che per tre volte infila Max Verstappen con sorpassi da urlo correndo verso la terza vittoria di fila col cuore in tumulto. Gli ultimi giri vissuti con le contorsioni addominali in pista e in tivù.

Una carica di tensione esplosiva dopo una gara dominata dalla quale è uscito di scena Carlos Sainz col motore in fiamme proprio quando ormai aveva nel mirino Verstappen e all’orizzonte si profilava un’incredibile doppietta Ferrari. Lo stop dello spagnolo ha fatto vivere momenti di ansia all’interno di un GP dove le Rosse hanno recitato il ruolo di protagoniste. Questa vittoria è un grande punto di ripartenza per Maranello dentro a un mese di luglio che dopo la sosta di questa settimana prevede poi a stretto giro di posta i GP di Francia e di Ungheria dove si disegneranno le gerarchie della prima parte di un Mondiale di F.1 mai così spettacolare. Il blitz Ferrari in Austria è la migliore risposta che il team poteva dare dopo giorni di troppe polemiche. Il break della Ferrari in casa Red Bull lascia aperti tutti i giochi. Leclerc erode qualche punto al rivale, passa Perez nella classifica del Mondiale: è ora secondo a 38 lunghezze da Verstappen, mentre nel Costruttori Red Bull comanda con 53 punti di vantaggio sul Cavallino. Si annuncia un’estate incandescente per la F.1, con Maranello pronto a dare battaglia in una rimonta che non pare impossibile. La prestazione di Spielberg ha regalato una prova di forza concreta della F1-75. Così evidente da far incupire i volti e togliere i sorrisi alla Red Bull che, al di là della vittoria nella Sprint Race, da due gare è costretta a guardare il posteriore sinuoso e affusolato delle Rosse.

Ma a proposito di forme. Quelle della nuova Hypercar Ferrari sono senza dubbio arrapanti. Anche se celate dalla versione camoufflage, il lavoro svolto sulla vettura che debutterà nel Mondiale Endurance 2023 è qualcosa che lascia sbalorditi, le linee richiamano immediatamente al marchio del Cavallino, la nuova Rossa è un concentrato di raffinata tecnologia. Tre giornate di test sulla pista di casa a Fiorano hanno sancito l’inizio di una nuova grande avventura. Un vero appuntamento con la storia per Maranello a 50 anni dall’ultima partecipazione a Le Mans, un grandissimo richiamo al Dna Ferrari che nelle corse di durata ha dominato la scena per tantissime stagioni. Adesso si inizia a scrivere un nuovo capitolo della storia. E c’è tanta voglia di un lieto fine dentro a quella che pare ancora una favola.


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