L'editoriale del direttore: con la FIA c'è il grande Fred

L'editoriale del direttore: con la FIA c'è il grande Fred

Mentre Vasseur si insedia a Maranello, il motorsport si sta rimettendo in moto: dopo la Dakar toccherà a Formula E e WRC, poi toccherà alla 24 Ore di Daytona

Andrea Cordovani

10.01.2023 09:40

Scocca l’ora di Fred Vasseur alla Ferrari. Inizia una nuova era per il Cavallino. Dopo le visite in incognito prima di Natale, il nuovo team principal di Maranello prende possesso del ruolo. Occuperà lo stesso ufficio che è stato di Mattia Binotto dal 2019 al 2022. E avrà il compito di fare meglio del suo predecessore.

Ferrari, Vasseur al primo giorno di lavoro

Vasseur, riorganizzazione ma nessun terremoto

Sulla monoposto 2023, nome in codice 675, si alzeranno i veli il prossimo 14 febbraio e pochi giorni dopo sarà già in pista con un unico obiettivo: restare in lotta per il Mondiale fino alla fine. La Ferrari di Vasseur ha l’obbligo di essere vincente, di lottare fino in fondo per il campionato. Se si solleva dall’incarico l’uomo che ha portato la Scuderia al secondo posto è perché si vuole migliorare quel risultato o, almeno, restare in lotta fino alla fine.

Per il manager francese scatta la fase più delicata nel suo approccio alla Ferrari. La Rossa 2023 è pronta da un pezzo, il telaio ha superato i crash test e la Fia ha omologato l’ultima specifica di motore. L’ex team principal di Alfa-Sauber dovrà, adesso, incidere da subito sulla struttura del team. Si vocifera che Vasseur introdurrà i cambiamenti in modo progressivo, senza terremoti, cercando di motivare la squadra per mettere tutti nelle condizioni di rendere al meglio. La cosa certa è che metterà mano sull’organizzazione della squadra. Vasseur ha già parlato con diversi uomini di Maranello. E dopo il casting dovrà determinare la scelta delle figure.

Ferrari e FIA, scontro sui motoristi

Nel frattempo il manager francese dovrà anche sbrogliare una matassa che si sta facendo davvero ingarbugliata. In ballo c’è anche una fondamentale questione politica da affrontare. La Ferrari è ai ferri corti con la Fia sul regolamento sui motori del 2026, perché non accetta che la Red Bull Powertrains venga considerata un nuovo Costruttore, con i relativi vantaggi in termini di possibilità di investimento economico e numero di ore concesse al banco prova. Il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna vogliono che il peso di Maranello valga di più in certe decisioni.

Intanto la Federazione Internazionale non ha invitato la Scuderia alla riunione dei motoristi dello scorso 15 dicembre. La Ferrari potrebbe imporre il suo diritto di veto, in quanto team storico, ma è un epilogo che nessuno vuole, perché nuocerebbe all’immagine della F.1. Dovrà essere Vasseur a dimostrarsi abile nel trattare anche questa spinosa vicenda sulla quale si gioca una gran bella fetta di futuro.

2023, si riparte

Il Motorsport si rimette in moto in un gennaio pieno zeppo di appuntamenti. La Dakar è in piena fase di svolgimento e si concluderà questa settimana quando si alzerà il sipario anche sulla Formula E. Poi sarà la volta del Mondiale Rally che scatterà da Monte Carlo con il più classico e famoso dei suoi appuntamenti in calendario. A fine gennaio ci sarà anche il via dell’endurance con la 24 Ore di Daytona, primo banco di prova per le LMDh con Porsche, Bmw, Acura e Cadillac a giocarsi la vittoria assoluta e con le nuove Ferrari, Lamborghini e Porsche che si sfideranno in GT.

Il 2023, insomma, inizia subito a farsi carico di aspettative. Finalmente si ricomincia.

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