L'editoriale del Direttore: Lampi rossi in parallelo!

L'editoriale del Direttore: Lampi rossi in parallelo!© Getty Images

Due corse e due podi pesanti e benaugurali per la Ferrari, in Formula 1 e nel Wec dentro una stagione che così entra sempre più nel vivo

Andrea Cordovani

02.05.2023 12:21

Cielo grigio su nei cieli di Azerbaijan e Belgio, lampi rossi giù, un fine settimana bello tosto tra F.1 a Baku e Wec a Spa. Due corse e due podi per le Ferrari. Squilli dentro a una stagione che entra nel vivo. Due domini di Red Bull e Toyota, due gare fagocitate a suon di doppiette, con il Cavallino nel ruolo di primo rivale di due corazzate che stanno scrivendo pagine da record, lasciando le briciole agli avversari. Briciole consistenti, segnali di riscossa dentro a un’annata appena iniziata e con davanti ancora tanti mesi per provare a limare le distanze.

BENTORNATA ROSSA

In Azerbaijan la Rossa con Leclerc è finita sotto ai riflettori nel momento in cui era davvero necessario dare segnali importanti dopo un deludente trittico di GP con la SF-23 a ricoprire il ruolo di quarta forza di un Mondiale iniziato tutto in salita. Pole position e pole per la gara Sprint e poi due podi per Charles rimasto a secco nelle sabbie mobili di un avvio di campionato davvero crudele. Il monegasco ha finalmente vissuto un fine settimana ad alta quota con una Ferrari ancora ben distante dalle Red Bull, ma davanti a tutto il resto di una compagnia che stavolta ha dovuto pagare dazio. Diciamolo: una piccola ma sostanziosa dose di fiducia, il primo passo per rimettere in sesto una stagione finora avara per il Cavallino.

C’è ancora un solco profondo a dividere la Ferrari dalla Red Bull. Ma la Rossa a Baku non è parsa la brutta fotocopia della monoposto 2022: ci sono buoni margini per rimettere in piedi la stagione e provare quantomeno a tornare a essere la seconda forza di un campionato dove i campioni del mondo in carica seguitano ad assestare doppiette e prove di forza inequivocabili. Nel prossimo week end la F.1 torna in pista a Miami e avremo subito una bella riprova. Per la seconda volta quest’anno Max Verstappen ha dovuto cedere al compagno di squadra Sergio Perez, un vero artista di strada sui circuiti cittadini. La vittoria del messicano sulla pista di Baku è stata davvero sublime, messa a segno davanti a un compagno di squadra che quando perde sembra Belzebù innaffiato con l’acqua santa. Sarà interessante vedere il duello tra i due Red Bull: forse stavolta Max il suo primo rivale se lo ritrova in casa. Dopo aver svettato nel confronto con tutti i precedenti compagni di squadra per l’olandese volante quest’anno c’è anche questa variabile. Non ama per niente il vocabolo sconfitta, specialmente quando a vincere è un pilota che guida la sua stessa monoposto. È abbastanza evidente che domenica prossima negli Stati Uniti ci sarà da divertirsi.

Guarda anche

RIMONTA DI RABBIA

Con un esaltante rimonta, uno dei tanti lampi dentro una 6 Ore di Spa, che per lunghi tratti è parsa stregata, la Ferrari 499P centra il terzo podio di fila nel Mondiale Endurance. La firma di James Calado nelle battute finali di una gara che per lunghi tratti ha tenuto ben incollati davanti al video, è nel segno di una squadra che non si arrende mai, che ci crede fino in fondo. Ancora una volta sono le Toyota a fare da lepri, ma mai come stavolta la Ferrari ha dimostrato di portarsi in dote un potenziale in parabola ascendente che fa davvero ben sperare in vista della prossima 24 Ore di Le Mans del Centenario. Il podio strappato all’ultimo giro dalla Ferrari alla Porsche 963 ha un forte sapore di riscatto, nei confronti di un terzo round del Wec che sembrava avercela davvero con le Rosse, prima asciugando rapidamente l’asfalto quando la scelta delle gomme rain sembrava vincente, quindi mandandole in crisi sulle slick con le sue basse temperature, infine con l’incidente, sempre a causa delle gomme fredde, di Fuoco in uscita dalla pit lane, che oltre a eliminare la Ferrari in quel momento sul podio, costringeva ad una sosta supplementare alla 499P gemella, costretta ad un rifornimento di emergenza con la corsia box chiusa. Se si considera che la #51 ha chiuso terza a 1’09” da Kobayashi, passando 8 volte dai box contro le 5 dei vincitori, i conti sono presto fatti: la gara, con un pizzico di buona sorte in più, avrebbe potuto avere un esito diverso. Infine una doverosa riflessione: la scelta “green” fatta dagli organizzatori del WEC mostra criticità evidenti. Ha senso vietare l’uso delle termocoperte con temperature di 7°C ed un asfalto a 10°C? Gli incidenti di Hartley in qualifica e di Fuoco in gara, sono lì a testimoniare che anche fior di professionisti vanno in difficoltà guidando sul ghiaccio, come viene descritta dagli stessi piloti una Hypercar su gomme fredde. Finora, gli incidenti non sono stati cruenti, ma non è questo il punto. Il prossimo round del Mondiale Endurance si corre a Le Mans: sarebbe opportuno fare un dietrofront. Ma il mantra che la sicurezza viene prima di tutto in questo caso non vale? La situazione è sopra i livelli di guardia, urgono rimedi.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi