Formula E, a fine gennaio la nuova monoposto

Il progetto destinato alla Stagione 5 non solo accoglierà un pacco batterie in grado di eliminare la necessità del cambio monoposto a metà gara ma avrà un look molto diverso e più accattivante
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Fabiano Polimeni

17.01.2018 ( Aggiornata il 17.01.2018 17:43 )

Appena tre gare della Stagione 4 alle spalle, 9 ancora da disputare, ma è già tempo di proiettarsi alla Stagione 5 di Formula E. Sarà il campionato della prima, grande, evoluzione tecnica. Porterà nuove monoposto, realizzate da Spark Racing Technology su telaio Dallara, che ospiterà un pacco batterie in grado di assicurare la copertura dell'intera distanza di gara senza più la necessità del cambio di monoposto. I 54 kWh del pacco batterie realizzato da McLaren Applied Technologies andrà a rilevare la fornitura Williams Advanced Engineering.

Nel 2017 sono stati diffusi i primi rendering, futuristici, della veste che potrebbe avere la nuova monoposto. Alejandro Agag aggiunge ulteriori dettagli, primo fra tutti, la data della presentazione: «A fine mese lanceremo la seconda generazione di monoposto che debutterà nella Stagione 5 e sento davvero che rappresenterà l'inizio di una nuova era per noi. Faremo un notevole passo avanti con la tecnologia delle batterie, che ci darà maggiori prestazioni e autonomia».

Promette un progetto di rottura rispetto a qualsiasi altra categoria del motorsport a ruote scoperte e, dalla maggior densità energetica ottenuta dal pacco batterie e dai 54 kWh, sono attese gare corse con il motore elettrico a erogare 272 cavalli (200 kw) e qualifiche da 340 cavalli (250 kw). «La macchina dallo stile-Batman avrà un aspetto molto diverso da ogni altra monoposto là fuori, è futuristica e accattivante. Siamo molto emozionati anche per quel che riguarda le prestazioni, poiché i dati iniziali raccolti durante i test ci mostrano una velocità molto più elevata».

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Macchine più veloci e la possibilità di dover adeguare alcune piste. Sul tema, Agag commenta a motorsport.com: «Mettere in pista questa monoposto sarà il nostro passo avanti più grande. Potremmo dover esaminare come questo influenzerà alcuni layout delle piste cittadine sulle quali corriamo, perché potrebbe accadere che la macchina inizi a diventare troppo grande per alcuni tracciati. Potremo definire una posizione più chiara e informata quando avremo visto le prestazioni complete. Il DNA del campionato sono le corse in città, aspettiamo di esaminare i dati»


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