La gestione del finale dell'ePrix è stata contestata da Vergne e altri piloti. La gru in azione per rimuovere la macchina di Sims ha creato rischi per la sicurezza, oltre ad aver impiegato quasi 8 minuti per liberare il tracciato
Nuova stagione, punti critici "soliti" per la Formula E. Quanto accaduto in gara-2 a Riyadh ha sottolineato ancora una volta la non proprio straordinaria celerità di intervento e manovra in alcune città sedi di ePrix da parte dei commissari.
Si è concluso in regime di safety car il secondo ePrix stagionale ma, cosa che ha destato preoccupazione tra i piloti, è soprattutto ciò che è avvenuto in regime di neutralizzazione a non andare affatto bene. Per rimuovere la monoposto di Sims, rimasta ferma dopo un pesante contatto contro il muro, che ha portato a danneggiare la sospensione posteriore destra, è stata mandata in pista una gru.
Ricordare la tragedia di Jules Bianchi nel GP del Giappone del 2014 è un attimo. Non una bella "fotografia" da trasmettere per un campionato mondiale FIA: la Safety Car quasi a fermarsi completamente, con il gruppo di macchine alle spalle, prima di superare il mezzo pesante mentre operava con la Mahindra a mezz'aria e il rischio di incidente con le monoposto in pista.
Vergne non ha mancato di esprimere tutto il disappunto, su Twitter: "Sono ancora scioccato a vedere come è stata gestita la conclusione della gara. Una gru in pista, una safety car che si ferma appena prima della gru e su una curva cieca col risultato di macchine incolonnate, nessuna informazione data a noi piloti... sembrerebbe come se le persone non abbiano imparato dagli errori del passato".
Still shocked to see how the end of the race was handled. A Crain on track, a safety car stopping right before it in a blind corner resulting in cars piling up, no informations given to us… seems like people don’t learn from past mistakes pic.twitter.com/QtMlkEomDZ
— Jean-Eric Vergne (@JeanEricVergne) January 30, 2022
Manovra pericolosa e più di 8 minuti necessari per intervenire e rimuovere la monoposto. Forse, per una posizione così critica e difficile nel recupero, si sarebbe potuta interrompere la gara con bandiera rossa e disputare gli 8 minuti conclusivi con una nuova partenza.
Non è stato il solo, Vergne, a lamentarsi di come sia stato gestito l'episodio. "Penso sia stato tutto piuttosto pericoloso. Io ero dietro Edo e all'improvviso si è fermata la Safety Car. L'ho colpito e alle mie spalle sentivo pezzi di carbonio che si rompevano", le parole di Robin Frijns, piazzato sul podio. "La gru era nel mezzo della pista e la SC si è dovuta fermare però credo che la cosa non sia stata affatto comunicata bene".
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