Reduce da due successi, l'ePrix di Monaco per il pilota Jaguar può essere l'occasione di confermarsi vincente e cambiare segno al finale di un anno fa
Due istantanee alla vigilia dell'ePrix di Monaco accompagnano Jaguar. La prima: il dominio di Mitch Evans nell'ultima uscita del mondiale, a Roma. Vittoria in gara-1 e gara-2, in una dimostrazione di forza e competitività a suo modo sorprendente, visto l'avvio di campionato del team inglese.
La seconda: il sorpasso subito da Evans all'ultimo giro dell'ePrix di Monaco un anno fa. Da Costa all'attacco, spettacolare, alla variante dopo il tunnel strappò dalle mani del "kiwi" il successo.
È determinato a rifarsi di quello smacco, Mitch Evans. "Per me, non essendoci gare in Nuova Zelanda, Monaco è quella più vicina all'essere considerata gara di casa. Dopo il podio dello scorso anno voglio salire sul gradino più alto", dice preparandosi all'attività del sabato.
Arriva a Monaco con 51 punti e il quarto posto nel mondiale: 50 punti maturati a Roma, tanto basta a dire quanto negative fossero state le prime tre uscite, sue e di Jaguar. Ora, obiettivo confermarsi: "Roma è stato un week end incredibile, il team mi ha dato una macchina veloce e ho rimesso i mio campionato in carreggiata. Tutto può succedere in Formula E, so di dover ripetere la stessa precisione a Monaco".
Diverso è lo scenario intorno a Sam Bird, troppo spesso quest'anno protagonista di qualifiche sottotono e appena 11° nel mondiale Piloti, con 22 punti e il ritiro in gara-2 a Roma.
Sconta un rendimento insufficiente, Jaguar, nel posizionarsi quinto tra i Costruttori, distante ancora a lunghezze colmabili da Mercedes.
"Monaco è la gara che tutti vogliono vincere e, dopo le prestazioni avute a Roma, la squadra è motivata a proseguire sullo slancio guadagnato", anticipa il team principal Barclay. "Non abbiamo dubbi sul valore della concorrenza e siamo assolutamente realisti: ci saranno diversi team in lotta per il podio".
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