ePrix Londra, gara-1 incorona Dennis campione in un tutti contro tutti

ePrix Londra, gara-1 incorona Dennis campione in un tutti contro tutti© S. Galloway/Formula E

Contro ogni logica di gioco di squadra, in Envision come tra Andretti e Porsche, l'ePrix regala 37 giri densi di colpi di scena. Mitch Evans e Jaguar vincono l'ePrix di Londra, Dennis il titolo

Fabiano Polimeni

29.07.2023 ( Aggiornata il 29.07.2023 20:07 )

Sono i 37 giri più caotici dell'intera stagione di Formula E, quelli che consegnano a Jake Dennis il titolo mondiale della Stagione 9 e, a Mitch Evans, la vittoria nell'ePrix di Londra, gara-1.

Al di là delle tre safety car e delle due bandiere rosse, sono gli eventi e le logiche dell'ePrix di Londra che hanno sorpreso gli stessi protagonisti.

Iniziamo da una qualifica in cui Evans fa la pole ma sconta le 5 posizioni di penalità per aver causato l'incidente a Roma, gara-2 e parte sesto.

Gioco di squadra, questo sconosciuto

In prima fila si ritrovano Cassidy in pole e Dennis accanto, ovvero, il secondo e il primo del campionato Piloti. Con Buemi terzo, compagno di squadra di Cassidy, t'aspetteresti il gioco di squadra Envision. Con Wehrlein settimo, un aiuto al cliente Porsche che è Andretti.

Bene, la realtà è tutt'altra. Dennis si trova a vincere il mondiale grazie ai contributi decisivi di Buemi. Cassidy perde le chance di provare a mettere in discussione il primo posto di Dennis nel mondiale a causa del proprio compagno di squadra. Dennis, invece, vede Wehrlein rendere la vita difficile, in barba alle riunioni prima della gara e i probabili accordi intercorsi tra Andretti e Porsche. Un dettaglio che, via radio, il pilota inglese di Andretti ricorda al proprio muretto.

Buemi lotta con Dennis e Cassidy

Per 29 giri l'ePrix di Londra, gara-1, corre via registrando il balzo in avanti di Buemi, in partenza: seconda posizione con il sorpasso su Dennis. Cassidy, Buemi, Dennis è il terzetto che fa la corsa per i primi giri, mentre Evans recupera posizioni. Accade, però, che Cassidy si trovi a dover lottare con Buemi (!) e danneggi l'ala anteriore al giro 15, al punto da costringerlo al pit-stop e al successivo ritiro.

E' una furia il pilota neozelandese una volta tornato ai box. L'accusa è alla condotta di Buemi, mai a giocar di squadra, diversamente dal lavoro svolto da Cassidy per tutta la stagione. Questa l'idea del pilota Envision Racing.

Michael Andretti nel box Porsche

Fuori un contendente al titolo, Dennis pare avere le porte spalancate ma così non è, perché si trova a lottare con Wehrlein per la quarta posizione.

In sette giri due bandiere rosse

La prima Safety Car entra al giro 16 e neutralizza per 3 tornate la gara, causa detriti sparsi qua e là per l'ExCel di Londra. Con la Nissan di Fenestraz contro le barriere, al giro 29, è esposta la seconda fase di SC, seguita dalla bandiera rossa al giro 32 per ripristinare le barriere. Evans, Buemi, Rast, Da Costa, Dennis, Nato, Bird, Vandoorne, Guenther, Sette Camara è  la top ten a 7 giri dal termine. 

Ordine stravolto alla ripartenza del giro 33, che dura una manciata di giri, il tempo di vedere Evans e Buemi andare in Attack Mode e registrare il passaggio di Buemi da secondo a quarto: è il piazzamento che consegna a Dennis il terzo posto, risultato minimo da ottenere, con Evans vincente, per assicurarsi il mondiale Piloti. 

Ma al giro 35 dei 36 + 1 arriva un'altra bandiera rossa, causata dall'incidente tra Buemi (con un passo al rallentatore rispetto al terzetto Evans, Da Costa, Dennis) e Nato, che bloccano l'intera sede stradale e i piloti alle spalle della quinta posizione.

I tre giri conclusivi, dopo la ripartenza, fanno ancora in tempo a raccontare della penalità di 3 minuti a  Da Costa, secondo, per infrazione tecnica. Così, sotto la bandiera, transitano nell'ordine Evans, Dennis, Buemi, Bird, Sette Camara, Mortara, Di Grassi, Ticktum, Nato e Wehrlein.


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