Il finlandese Mercedes vince il GP d’Austria, portandosi a 15 punti da Hamilton in classifica: “Credo nel titolo e la stagione è ancora lunga”
Sembra passata una vita dal GP di Cina, quando l’impacciato scudiero di Lewis Hamilton si cosparse il capo di cenere, bollando come amatoriale il suo testacoda dietro la safetycar. Al Red Bull Ring di Spielberg Valtteri Bottas conquista la sua seconda vittoria stagionale, nonché in carriera, dopo aver centrato la pole. Recuperando punti pesanti in classifica generale e portandosi a quota -15 dall’ingombrante compagno di squadra, che solo due settimane fa suggeriva al team di chiedere a Bottas di aiutarlo nella rimonta di Baku.
Ora la situazione è cambiata e Valtteri ha definitivamente gettato i panni dell’umile Sancho Panza per imbracciare le armi di cavaliere: “Sì, credo nel titolo e la stagione è ancora lunga – commenta dopo il podio austriaco -. Sarebbe stupido non credere in me stesso”.
Bottas è stato protagonista di un weekend perfetto, c’è poco da dire, dove è sempre riuscito a mettersi davanti di un soffio alla Ferrari di Vettel. In qualifica e al traguardo, tagliato col cuore in gola e con la Rossa del tedesco praticamente incollata al posteriore. “On more lap, one more lap…” gli ha detto scherzando Vettel, deluso per non essere riuscito ad acciuffare la lepre. Tuttavia la vittoria di Bottas è stata costruita alla perfezione: partenza da robot, con la W08 che scatta nello stesso istante dello spegnimento delle luci ("Non ho fatto una partenza anticipata, la macchina si è mossa quando le luci si sono spente"), seguita da un ritmo martellante per creare un distacco di sicurezza nei confronti degli inseguitori: “E’ stata semplicemente la miglior partenza della mia vita – ha commentato il giubilante finlandese -. Per tutto il primo stint macchina è stata molto competitiva e mi ha consentito di creare un bel vantaggio. Il secondo stint è stato più complesso a causa del blistering alla gomma posteriore sinistra. Nel primo mi sono preso cura delle gomme cercando di spingere, nel secondo il blister nel posteriore sinistro continuava ad aumentare ed è stato molto difficile tenere e a distanza Seb”.
Tant’è che se prima dei pit stop Bottas controllava la gara con un vantaggio “a elastico” di circa 5”, dopo aver montato le supersoft si è trovato a perdere terreno nei confronti di Vettel, giunto al traguardo con un distacco di soli 658 millesimi. “Un déjà vu del gran premio di Russia” l’ha giustamente definito Bottas, che si gode la vittoria “importante per il campionato e per avvicinarmi a Seb e Lewis”. Uomo squadra sì, ma soprattutto pilota. E la prossima settimana a Silverstone Hamilton dovrà guardarsi non solo da Vettel ma anche dal "secondo scomodo" Bottas.
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