Formula 1 Monza: poche frenate ma violentissime

Formula 1 Monza: poche frenate ma violentissime©  sutton-images.com

I tecnici Brembo presentano il GP d'Italia, Monza il circuito europeo più stressante per gli impianti frenanti

30.08.2017 12:36

Pirelli si attende un incremento delle velocità d’ingresso alla Lesmo e in Parabolica fino a 30 km/h. C’è grande attesa per l’esordio delle monoposto 2017 nel Tempio della Velocità brianzolo e gli ingegneri Brembo valutano che la velocità media in qualifica potrebbe aumentare da 250 a 260 km/h.

L’attuale record sul giro appartiene a Rubens Barrichello che nel 2004 con la Ferrari F2004 fermò il cronometro sull’1’20’’089. Un primato che probabilmente verrà migliorato, aumentando di conseguenza l’impegno degli impianti frenanti.

I tecnici Brembo classificano Monza con un 8 in una scala di difficoltà da 1 a 10, un record tra i circuiti europei del calendario di Formula 1, dove si passa poco tempo col piede sul pedale del freno ma con staccate violentissime.

Solo sei le frenate per giro, con un tempo medio di utilizzo di 9,7 secondi, ma con una decelerazione media di 5,5 g: l’impianto frenante è fortemente sollecitato alla Parabolica dove le monoposto arrivano a 321 km/h e scendono a 198 km/h in soli 36 metri. 

Per riuscirci i piloti frenano per 1,22 secondi esercitando un carico di 232 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 6,6 g. Impressionante anche la frenata alla variante della Roggia, da 326 km/h a 110 km/h in appena 2,31 secondi e 62 metri: il carico sul freno è di 190 kg e la decelerazione massima di 5,5 g, valore massimo di protezione garantito venti anni fa dalle tute aeronautiche dei piloti di caccia.

Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 61 tonnellate. In pratica, ogni giro lo sforzo in frenata è superiore a 1.150 kg.

 


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