Formula 1 USA, Wolff: "Nessuna distrazione, Lewis impressionante"

Formula 1 USA, Wolff: "Nessuna distrazione, Lewis impressionante"© sutton-images.com

Austin può assegnare entrambi i titoli iridati, il team principal parla del continuo processo di apprendimento sulla W08 e di un Hamilton di un altro livello dopo la pausa estiva

Fabiano Polimeni

17.10.2017 09:25

Austin potrebbe già assegnare i due titoli. Una mera formalità, insignire Mercedes dell'ennesimo campionato Costruttori. Vittoria di Hamilton o Bottas e i giochi si chiudono. Perché Hamilton possa festeggiare già domenica il titolo piloti, invece, ha due risultati a disposizione e legati a quel che faranno Vettel e Bottas. Dovrà incrementare di 16 punti il margine sul tedesco, di 3 sul suo compagno di squadra. Così dice la matematica. Vincendo, Lewis è campione del mondo se Vettel non va oltre il sesto posto; con un secondo posto, Hamilton è comunque iridato a patto che Vettel non faccia meglio del nono posto e Bottas non vinca. Dal terzo posto in poi, invece, tutto rimandato in Messico. 

Calcoli che dovranno essere supportati dalle prestazioni in pista e Toto Wolff, protagonista di un'intervista esclusiva sul numero di Autosprint in edicola, non vuole distrazioni, né considera la missione già compiuta: «Restano ancora 4 gare e 100 punti in palio: non possiamo dare nulla per scontato, andando a Austin. Approcciamo ogni gara con una sana dose di scetticismo piuttosto che con pensieri di speranza e la nostra concentrazione dev'essere rivolta all'ottenimento di ogni punto che sarà a nostra disposizione questo week end». Austin è terreno di caccia per Mercedes, da tre anni imbattuta e con Hamilton che può ambire a diventare il pilota con il maggior numero di successi, sei. 

In Texas si arriva sull'onda di una competitività ritrovata dopo le difficoltà avute in Malesia con il nuovo pacchetto di sviluppi. Una Mercedes W08 che si è dimostrato progetto affidabile e veloce quando si è espressa nelle condizioni ideali di funzionamento, molto più sensibile rispetto allla monoposto 2016. Le contromisure adottate durante la stagione hanno assicurato il ritorno alla prestazione dopo ogni battuta d'arresto, "lezioni" che serviranno anche in ottica 2018, in un quadro di stabilità regolamentare. «Dall'inizio della serie finale di gare abbiamo visto una decisa oscillazione di punti in nostro favore in entrambi i campionati. La buona sorte ha giocato il suo ruolo ovviamente, noi ci siamo messi nella giusta posizione per sfruttare al massimo le opportunità che sono arrivate. Ma nessuno nel team sta permettendo che questi buoni risultati nascondano dalle sfide che abbiamo affrontato. Siamo tornati da queste gare con una comprensione decisamente superiore della macchina e dei motivi che hanno causato l'altalena delle prestazioni verificata durante la stagione. Parte di questa comprensione è già stata applicata alle gare finali, un'altra parte confluirà nel progetto del prossimo anno. L'amaro sapore della sconfitta in Malesia ha nuovamente confermato come le giornate difficili siano quelle dalle quali si impara di più e dalle quali si gettano le fondamenta per i successi futuri»

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Pilastro mai come quest'anno solido e affidabile è stato Lewis Hamilton: «Alla lista dei punti di forza dobbiamo aggiungere i nostri piloti. Lewis ha guidato in modo brillante e, in particolare dalla sosta estiva, è stato di un altro livello. E' stato impressionante vederlo estrarre tutto il potenziale dalla macchina e lavorare con il team per risolvere i problemi e migliorare. Valtteri ha dimostrato etica e carattere nel produrre un week end competitivo a Suzuka e punterà a proseguire su queste prestazioni negli ultimi quattro round».

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