Formula 1 Austria, di nuovo le costose disattenzioni di Vettel

Formula 1 Austria, di nuovo le costose disattenzioni di Vettel

Dal terzo tempo in qualifica al sesto posto in griglia dopo la penalizzazione inflitta dai commissari per aver ostacolato Carlos Sainz. Da una partenza nella quale provare a insidiare le Mercedes a un piano da rivedere

Fabiano Polimeni

30.06.2018 ( Aggiornata il 30.06.2018 20:43 )

Un’altra disattenzione. Un’altra penalità. Dai 5 secondi inflitti al Paul Ricard, all’arretramento di tre posizioni (e un punto sulla patente)in griglia per aver ostacolato senza motivo, nelle fasi finali della Q2, la Renault di Carlos Sainz. Sebastian Vettel partirà dalla sesta piazzola in griglia, lato sporco della pista, dietro Raikkonen, Verstappen, Grosjean. Tutti piloti tenuti alle spalle nel giro di Q3. Un solo tentativo buono, dopo aver sbagliato nel primo. Vale il terzo tempo, aspettando la decisione dei commissari che arriva dopo le 18:15.

Paga in punta di regolamento l’aver ostacolato Sainz, nel suo giro veloce, appena lanciatosi. Poco importa che Carlos sia passato in Q3 con il tempo ottenuto nel primo run. Aver infranto l’articolo 31.5 del Regolamento sportivo, porta una sanzione che potrà condizionare la prima parte di gara. I commissari hanno convocato Vettel e Sainz alle 16:45 e deciso per la penalizzazione, sottolineando come «Il pilota della macchina numero 5, essendo consapevole del problema della visione posteriore con i suoi specchietti, non avrebbe dovuto andare così lentamente e in traiettoria nel corso di un giro di rallentamento in qualifica».

Tanto Sainz quanto Vettel hanno commentato l’involontarietà della manovra, Seb ha aggiunto anche, prima di presentarsi davanti ai commissari: «Non mi è stato detto via radio che c’era Sainz dietro. Non se ne sono accorti nemmeno loro (al muretto; ndr), chiaramente parlerò con Carlos ma non c’era l’intenzione di volerlo rallentare, è che spesso non si riesce a vedere dietro negli specchietti: ho guardato ma non l’ho visto. Mi dispiace».

Sfuma la possibilità di un via subito aggressivo sulle due Mercedes, perché dalla terza fila la vista su Bottas e Hamilton è molto più sbiadita. Resta la possibilità di costruire sull’ottimo passo gara con gomma Ultrasoft una rimonta verso il podio.

La qualifica Ferrari ha scontato un deficit di prestazione della SF71H nell’ultimo settore, più esattamente sulle ultime due curve, dove Bottas ha rifilato 239 millesimi dei 334 complessivi accusati da Vettel. Era possibile fare meglio? Seb ha lasciato per strada 1 decimo nel T1 rispetto al proprio tentativo della Q2 e rispetto alla velocità centrata da Raikkonen in Q3. Non avrebbe fatto una differenza tale da cambiare l’esito del piazzamento. «Non è stato facile mettere insieme il giro. Ho commesso un errore al primo tentativo in Q3, ho dovuto cercare la concentrazione, avevo ancora qualcosa da poter tirare fuori. Congratulazioni a Valtteri, domani avremo ottime possibilità», racconta Vettel.

«Ero arrabbiato del fatto che non mi fosse stato detto», commenterà a caldo sulla mancata comunicazione via radio della presenza di Sainz alle sue spalle. Episodio, importantissimo, a parte, Mercedes ha scavato un solco chiaro, ha fatto la differenza in un settore da 19” appena. «In Q3 sapevo che avremmo dovuto spingere al massimo e che la Mercedes aveva qualcosa in più. Ho compromesso con un errore il primo giro, nell’ultimo potevo avvicinarmi, ce l’ho fatta, forse avrei potuto trovare un altro decimo. Le gomme più morbide? Vedremo, non è che ci faranno passare perché abbiamo gomme diverse. Potrebbe esserci una possibilità in partenza o al primo giro. Qui è un’altra pista e altre condizioni, penso dovrebbe funzionare». La griglia di partenza, riscritta alla luce delle 3 posizioni di penalità, obbliga ad altri programmi al via.

L'analisi delle qualifiche: Bottas super, Vettel ancora penalizzato

Ed è nelle parole di Kimi Raikkonen che trova riscontro l’analisi dei parziali, per dire di quel che è mancato alla Ferrari nelle qualifiche del GP d’Austria: «Non è che abbia avuto grossi problemi, ho lottato sulle ultime due curve per riuscire a girare bene, ho perso un po’ di velocità sull’ultima». Difficoltà di inserimento dell’anteriore, su due pieghe velocissime, da settima e quinta marcia.

Mercedes tornata a ruggire in qualifica, da due gare in pole e in Austria a schierare una W09 molto diversa. Quanto ha inciso il pacchetto aerodinamico? Seb commenta: «Mercedes ha ovviamente i numeri esatti di quel che si aspettano e cosa hanno trovato con gli aggiornamenti. Avevano nuovi componenti qui, noi eravamo con la macchina in gran parte uguale allo scorso week end. Abbiamo il nostro programma in termini di pezzi nuovi e stiamo spingendo più che possiamo ma, come ho detto, dobbiamo assicurarci anche che siano sviluppi in grado di farci andare più veloci. Nelle ultime due qualifiche la Mercedes è sembrata avere un piccolo vantaggio. Può cambiare, nelle due che verranno, chissà: dobbiamo pensare a noi stessi.

In vista della gara non sono in alcun modo preoccupato, sono meno dell’opinione che ci troviamo dietro. Siamo più in partita sul passo gara, vedremo cosa ci riserverà la giornata di domani».


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