GP Singapore, Marko: assetto Red Bull sbagliato al simulatore

GP Singapore, Marko: assetto Red Bull sbagliato al simulatore© sutton-images

Le indicazioni di base si sono rivelate sbagliato in pista: troppo rigide le regolazioni e poco carico aerodinamico. Verstappen dal gran risultato atteso a un podio che non soddisfa

Fabiano Polimeni

23.09.2019 ( Aggiornata il 23.09.2019 18:31 )

Tra i grandi delusi di Singapore c’è Red Bull. Mercedes esce sconfitta, sbaglia sul piano tattico, non arriva a un podio di consolazione. Ma a Red Bull, per le aspettative riposte sulla gara di Marina Bay, in proporzione non va meglio.

Il circuito che avrebbe dovuto premiare telaio e aerodinamica, gestione ottimale della gomma, esercizi nei quali RB15 è considerata tra le prime della classe, in realtà lascia l’amaro in bocca a Verstappen e non solo.

Christian Horner ha ammesso una verità inconfutabile: “Senza l’errore strategico di Mercedes sarebbe andata anche peggio”. Niente podio, l’anche peggio.

Vince quando e sui circuiti dove non te l’aspetti, Red Bull. Così, forse, Sochi può trasformarsi in un effetto sorpresa, sebbene i rettilinei non manchino e la power unit Honda certo non valga il missile Ferrari 064.

REALTÀ BATTE SIMULAZIONE

Helmut Marko attribuisce le responsabilità di una prestazione al di sotto delle attese alla preparazione in fabbrica, alla base d’assetto ritagliata al simulatore: Il problema è stato al simulatore, è stato completamente fuorviante. Il lavoro al simulatore rappresenta la base del nostro assetto per il week end di gara e se non è corretto da lì allora sei nei guai.

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Il problema è stato avere regolazioni del telaio troppo rigide, che ha fatto sì mancassimo di stabilità e avevamo anche troppo poco carico”, ha spiegato alla rete televisiva Orf.

Red Bull e Honda confidavano in un altro risultato, su un circuito non così rilevante sullo sviluppo della massima potenza. Ripescando la prestazione – e la gestione gomma – vista in Austria, attenzione a possibili sorprese a Sochi, ricca di quelle curve a 90 gradi che in parte avvicinano la piatta Sochi alla giostra saliscendi del Red Bull Ring.

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Verstappen, nel dopogara, non ha mascherato la propria delusione: “Non è andata abbastanza bene, siamo arrivati qui per vincere e non l’abbiamo fatto. Direi che è una piccola sveglia che suona. Dall’Austria in poi forse è stata la nostra gara peggiore per prestazioni, su un circuito dove ci aspettavamo di andare davvero bene.

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Ho alcune idee sul perché è andata per il verso sbagliato, le analizzeremo e vedremo se potrà andare meglio già a Sochi. La tracciatura non è fantastica per noi ma può vedere chiaramente se la macchina funziona nelle curve o meno.

Qui, in troppe curve, non funzionava come volevo”.


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