Gp 70° anniversario: i 5 temi della gara

Gp 70° anniversario: i 5 temi della gara© Getty Images

Il 33 è il numero fortunato della domenica dei motori, in Mercedes sentono la 'pressione', mentre continua a tenere banco il caso Racing Point 

10.08.2020 ( Aggiornata il 10.08.2020 12:30 )

Sentire la pressione


Questione di pressione. Non solo e non tanto quella che Max Verstappen ha messo alle due Mercedes, ma soprattutto quella delle gomme. Se il doppio appuntamento di Silverstone è stato molto meno scontato del previsto, il merito è stato dei pneumatici. Senza di loro, una macchina che dà un secondo al terzo in classifica in qualifica avrebbe teoricamente ben poche possibilità di perdere. Invece Lewis Hamilton, nel suo regno, ha rischiato di non vincerne nemmeno una. Questione che qualifica e passo gara sono due cose molto, molto diverse (ricordate la Mercedes 2013 mangia gomme che faceva le pole e poi in gara aveva il passo del gambero?). Non succede spesso, anzi quasi mai, ma in condizioni particolare la forbice tra giro secco e corsa diventa ben più ampia per quanto riguarda le prestazioni. In effetti la sensazione è stata quella di tornare ai primi anni delle Pirelli, quando i pit-stop erano molto numerosi. Ieri ce ne sono stati 41, abbastanza per affidare la corsa totalmente in mano alle strategie. Una corsa nella quale anche la Mercedes ha avuto qualche difficoltà, appunto con le gomme. Ma non dovrebbe essere stata una questione di tipologia, quanto di pressione dei pneumatici. Per il secondo Gp in terra inglese la Pirelli ha deciso di alzare le pressioni delle gomme, di due psi davanti e di uno dietro. Abbastanza, forse, per mettere in crisi la Mercedes, la quale non è la prima volta che soffre un gonfiaggio maggiore. “Le gomme erano dei palloni”, ha detto Hamilton. Fa piacere sentire che, ogni tanto, anche le astronavi tornino sulla terra. Ma se quando le cose ti vanno “male” poi fai 2° e 3°, beh, avercene di questi problemi...

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