Il team principal della Ferrari sottolinea l'evoluzione positiva della monoposto ma non nasconde che il vero obiettivo di Maranello è progettare la monoposto che si sta collaudando nella galleria del vento
Con qualche sbavatura ma il Cavallino sembra tornato a scalciare in questo GP d'Emilia Romagna. La giornata del venerdì di prove libere nel circuito di casa a Imola, dedicato a Enzo e Dino Ferrari, è volata quasi liscia all'isegna della parola chiave "miglioramento". A parte l'errore di Leclerc, che lo ha portato a muro nei minuti finali delle FP2, la Rossa è estremamente soddisfatta di Charles e Sainz e della quarta e quinta posizione ottenuta al pomeriggio, dopo il 4° e 6° posto delle FP1.
La SF21 è molto più competitiva rispetto alla SF1000 dello scorso Mondiale e l'ottimismo visti i risultati anche in Bahrain, che vogliono assolutamente seguire questo trend positivo, è contagioso a Maranello. Aerodinamica, velocità e passo gara: a evidenziare i progressi è il team principal Mattia Binotto a fine giornata.
"La SF21 è migliorata sotto ogni punto di vista rispetto al 2020, ma è presto per giudicare visto che siamo solo alla seconda gara. Certamente per noi oggi è stato un test importante, lasciatemelo dire. E penso che la SF21, in qualche modo, sia andata avanti anche se la confrontiamo con i nostri competitor: abbiamo fatto buoni progressi. Non è stato facile in una situazione in cui la maggior parte degli sviluppi era congelata per regolamento: la power unit ha un passo avanti. Sui rettilinei non ci manca certo la velocità come in passato, la macchina si stia comportando bene e penso che sia la cosa più importante", ha detto Binotto.
Imola però non è una pista qualunque e sbgaliare su questo asfalto vuol dire portarsi dietro dei pesanti strascichi: "Siamo anche noi molto curiosi di vedere le prestazioni qui a Imola in condizioni molto diverse - ha aggiunto -. È una pista certamente con molti rettilinei, ma che rispetto al Bahrain ha condizioni ambientali più fredde. È il Gran Premio del Made in Italy, che rappresenta la nostra eccellenza nel mondo e in quanto Ferrari, come brand, simboleggiamo tutto questo. È un dovere che sentiamo a ogni singola gara, in special modo qui a Imola, che è una pista che ci piace particolarmente. È anche intitolata a Enzo e Dino Ferrari ed è vicina a casa nostra".
La F1 e l'Imola dei Famosi "Made in Italy"
Una punta di grande orgoglio che ovviamente Binotto indirizza non solo verso le storiche curve di Imola, ma anche verso il futuro: "Per quanto riguarda la monoposto per il 2022, va fatto un discorso a parte. Questa è una stagione molto difficile per la gestione della priorità, non solo per i prossimi regolamenti e la prossima stagione, ma anche per il budget cap. È il primo anno in cui dobbiamo affrontare il tetto di spesa, limitarci in quello che vogliamo fare e decidere dove mettere i nostri sforzi e le nostre risorse. Stiamo lavorando in vista del 2022, questa è la nostra priorità assoluta a Maranello: è una vettura che in galleria sta già progredendo, ne stiamo vedendo le prime forme, ma saranno i dettagli aerodinamici, delle sospensioni e quant’altro a fare la differenza".
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