Ali flessibili, Binotto: "Faremo delle modifiche, impatto minimo sui tempi"

Ali flessibili, Binotto: "Faremo delle modifiche, impatto minimo sui tempi"© Getty Images

A Montecarlo, Binotto e Wolff assumono posizioni diverse sui tempi concessi dalla FIA per adeguare le ali posteriori ai nuovi test di verifica della flessione. Mercedes, in particolare, critica sul tema: "Lasciati nel limbo dalla scorsa estate"

Fabiano Polimeni

21.05.2021 ( Aggiornata il 21.05.2021 09:45 )

In pista, a Montecarlo, a tenere banco nel giovedì del GP di Monaco è una Ferrari che per un giorno mette le ali. Fuori dalla pista, invece, tengono banco le ali, flessibili, e la decisione della FIA di rendere effettivi i nuovi test di verifica dal 15 giugno, in tempo per il GP di Francia. Decisione, quest'ultima relativa alla tempistica di introduzione dei più stringenti test statici, non accolta favorevolmente da molti. Andreas Seidl è stato il primo a esprimersi negativamente, lo stesso ha fatto Toto Wolff.

Il nodo Baku

"La vedo in modo simile ad Andreas, in passato abbiamo assistito a complesse riprogettazioni per le squadre subissero un rinvio. È chiaro che con due gare in sequenza o anche in due settimane, c'è troppo poco tempo per tutti per adattarsi, ma prima di Baku mancano 4 settimane ed è incomprensibile che nel giro di 4 settimane non si riesca a irrigidire un'ala posteriore per il circuito sul quale, probabilmente, l'impatto dell'ala flessibile è maggiore".

Più diplomatica la lettura di Mattia Binotto, soddisfatto del chiarimento prodotto dalla direttiva tecnica, su una materia che "penso sia normale amministrazione come qualsiasi cosa accade in Formula 1, dove si prova sempre a spingere i limiti". 

Fiducia nella FIA

Nello specifico dei tempi concessi per l'adeguamento - ricordiamo come i team coinvolti siano Red Bull, AlphaTauri, Alpine e Alfa Romeo -, Binotto prosegue: "Sono certo che decidendo una determinata data hanno in qualche modo analizzato bene il caso e ho piena fiducia. Come Ferrari siamo soddisfatti che vi sia un chiarimento e alla fine dovremo adeguarci, o meglio: qualcuno dovrà adeguarsi alla nuova direttiva tecnica".

Si è ricordato come la materia delle ali flessibili, che fossero quella anteriore o posteriore, ciclicamente torni d'attualità, superando la tecnologica e la ricerca i test di volta in volta resi più aspri dalla FIA per verifiche statiche. Una rincorsa senza fine, con l'evoluzione continua delle lavorazioni dei materiali.

Ferrari dovrà adeguarsi

Binotto ha confermato un'attenzione da parte della Ferrari alla soluzione che, dal GP di Francia, la FIA andrà a verificare con maggiori carichi applicati in fase di verifiche tecniche: "Sì, noi la stiamo sfruttando e penso come tutti i team stiano sfruttando in qualche modo ciò che è possibile e quanto riteniamo sia corretto.

La direttiva tecnica chiarisce ulteriormente, noi dovremo adattarci leggermente ma non penso andrà a impattare molto sulla Ferrari e sicuramente pochissimo sui tempi da quel che abbiamo visto. C'è la necessità di riprogettare alcune cose, che andranno fatte per essere conformi completamente alla direttiva tecnica".

Wolff: chiesti chiarimenti già nel 2020

La posizione di Toto Wolff e di Mercedes è, ancora, differente, rivelando una richiesta avanzata la scorsa estate sulle possibilità legate alla flessibilità dell'ala posteriore: "Noi siamo stati lasciati nel limbo, avevamo segnalato la situazione dell'ala posteriore flessibile la scorsa estate, senza aver ricevuto alcun riscontro. E capisco la frustrazione di alcune squadre quando, nel realizzare il concept della macchina di quest'anno, avremmo dovuto affrontare quest'area molto prima. 

Noi dovremo modificare la nostra ala, dovremo renderlapiù morbida, è estremamente rigida, nel rispetto del famoso articolo 3.8 che prescrive debba restare immobile. Il nuovo test che è stato introdotto è una soluzione "cotta a metà" che ci dà un'opportunità di ammorbidire il tutto e poter flettere maggiormente in futuro".


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