GP Russia: il fine settimana a Sochi in 5 punti

“Io non posso farci mica nulla”

“Max 2°? Io non posso farci mica nulla...” L'unico dispiacere per Lewis Hamilton, in una giornata trionfale, è stato arrivare al parco chiuso e rendersi conto di dover salire sul podio con Max Verstappen. Per il semplice motivo che l'inglese si sarebbe aspettato di trovarlo più lontano sotto la bandiera a scacchi, e di capitalizzare meglio un fine settimana in cui la Red Bull doveva pensare soprattutto a contenere i danni, visto che al termine della mattinata di venerdì aveva già deciso di sostituire il motore e di partire in fondo. Ma Lewis ha ragione, non poteva farci niente. Per certi versi neanche Max poteva farci niente se le unità a disposizione non sarebbero bastate a terminare il mondiale senza sanzioni, da qui la decisione di togliersi il pensiero subito, su una pista segnatamente Mercedes. In casa Red Bull c'era aria di festa dopo il traguardo, ed hanno fatto bene a salutare questa piazza d'onore come una vittoria; per Lewis senza pioggia sarebbe stato difficile passare Norris, ma di sicuro Verstappen non avrebbe chiuso così in alto senza quella che per lui è stata acqua benedetta. Dopo un ottimo avvio, Max si era come plafonato, dando l'impressione di essersi trovato complessivamente meglio con le dure piuttosto che con le medie; probabilmente l'olandese ha pagato un assetto aerodinamico piuttosto scarico che ha provocato del graining sulle sue gomme. Servirà indagare a Milton Keynes, perché questo non è un aspetto da sottovalutare, ed in qualche modo si deve trovare la via per riaccendere un Perez che dal rinnovo in poi, anziché liberarsi della pressione, è entrato in una spirale negativa di prestazioni e risultati. Lo diciamo da tempo, questo è un mondiale in cui i numeri 2 ricoprono e ricopriranno un ruolo fondamentale: in una domenica in cui Max aveva bisogno di un grande aiuto, la mano è arrivata più dalla pioggia che dal compagno di squadra.

Verstappen: "Per fortuna è arrivata la pioggia"

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