GP Messico: il fine settimana in 5 punti

Giovi, così no

Stavolta neanche lui ha difeso l'indifendibile. Per la prima volta, Antonio Giovinazzi ha ammesso di pensar male: “Non ho mai creduto che volessero rovinarmi le gare, ma oggi sono veramente deluso”. Inspiegabile la scelta dell'Alfa Romeo di richiamare l'italiano ai box dopo 16 giri, di fatto rovinando l'ennesima domenica al numero 99. Messo nel traffico di Ricciardo e Bottas (!), Giovi ha perso tempo e prestazione nella gomma, per una C2 che, al momento di spingere per difendersi dall'overcut degli altri, era ormai già andata. Una chiamata senza logica, che ha indotto Vettel, dietro di lui in quel momento, a pensare che Antonio avesse qualche problema per anticipare la sosta così presto. La C41 in Messico, beneficiando di una griglia rivoluzionata dalle penalità, aveva il potenziale per prendere punti e Raikkonen, con la giusta strategia, ci è riuscito. Per Antonio, invece, l'ennesimo boccone amaro. Il destino pare segnato, ma non sarebbe neanche giusto aggrapparsi a tutti i costi ad una squadra che con lui ha sbagliato a ripetizione, cadendo nella recidività. Si dice che quando un rapporto va a concludersi, sarebbe segno di affetto cercare di farsi meno male possibile: purtroppo, non è questo il caso.

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