GP Messico: i top e flop della gara a Città del Messico

GP Messico: i top e flop della gara a Città del Messico© Getty Images

Verstappen corre da primo della classe, supportato da una Red Bull eccezionale; tanti applausi per Gasly che batte una Ferrari comunque promossa: leggete di seguito il perché. Malissimo Alfa, Ricciardo e Bottas

08.11.2021 13:38

FLOP

Alfa Romeo-Sauber

“E' un peccato non avere due macchine in top ten”. A parlare è Frederic Vasseur e l'impressione è quella che stia prendendo per i fondelli l'interlocutore. Il Messico è solo l'ultima di una serie di decisioni, diciamo così, rivedibili da parte del team elvetico nei confronti di Antonio Giovinazzi, ma di sicuro è la più evidente e la più dannosa. Perché Antonio in quel momento si trovava comodamente al 7° posto, con un buon ritmo ed una bella possibilità di marcare punti: la scelta di richiamarlo così in anticipo ai box (giro 16) è stata inspiegabile, scellerata. Se si escludono Ricciardo e Bottas, ai box alla fine del primo giro, prima del pugliese si sono fermati solo Latifi, Stroll, Mazepin, Ocon e Russell; cioè tutta gente che si trovava dietro e in buona parte con possibilità di prendere punti inferiori ad Antonio in quel momento: e infatti per nessuno si è trattata di una scelta felice quella di fermarsi così presto. C'è poco da girarci intorno: il finale di una storia ormai scritta si sta concludendo nel peggiore dei modi.

 

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Daniel Ricciardo

Con un Norris condannato a partire dal fondo doveva essere il faro McLaren nella domenica messicana, invece si toglie di mezzo subito, trascinando con sé Valtteri Bottas. Erroraccio in staccata, con Daniel forse sorpreso da una frenata leggermente anticipata del finlandese ma senza scusanti per lo sbaglio commesso. Da lì i due hanno giocato a rincorrersi, senza riuscire a risalire fino alla zona punti. In top 10 ci è arrivato Lando, con un punticino che potrà forse servire per il Costruttori ma che non cambia la sostanza del Messico, con le MCL35M più in difficoltà rispetto alle Ferrari. Il +13,5 di cui adesso gode il team di Maranello in classifica è buona parte sulla coscienza di Daniel, troppo falloso al via del GP del Messico.

 

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Valtteri Bottas

Le immagini della partenza dividono: ha sbagliato Bottas o no? C'è chi dice sì, c'è chi dice no. Di sicuro, lasciare lo spazio a sinistra, equivalente alla traiettoria più gommata, non è stata una grande idea, anche se giustamente si tende a tenere l'interno in fase difensiva. Ma all'interno c'era Hamilton, ed ecco perché la traittoria centrale per il finlandese è diventata la peggiore: non poteva affondare per non mettere ulteriormente in difficoltà Hamilton, ma questo avrebbe significato darla vinta a Verstappen. Difficile credere che un pilota sempre così corretto nei confronti del team abbia agito di malafede; ma di sicuro con il senno di poi non è stata una mossa saggia quella di non negoziare la traiettoria a sinistra, anche a costo di lasciare più spazio a destra: le due W12 non avrebbero potuto occupare tutta la carreggiata, questo è ovvio, ma se anche Max (o Perez) fossero sbucati sulla destra, non avrebbero potuto ritardare troppo la frenata sulla traiettoria più sporca di tutte, pena rischiare di fare un patatrac. Certo, dal divano è tutto più semplice: ma se anche Toto Wolff dice che “quello che è accaduto alla prima curva non dovrebbe accadere”, forse l'operato di Bottas è giusto definirlo rivedibile. Un gran peccato per l'uomo che sabato aveva messo in mostra un giro a dir poco strepitoso.

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